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Coordinamento Nazionale del Personale
delle Commissioni Tributarie

IL 2004 DELLE COMMISSIONI TRIBUTARIE

                    IL 2004 DELLE COMMISSIONI TRIBUTARIE

 

                     Il rumore della gente che risveglia i sindacati!

 

 

Cari Colleghi,

fra le sorprese di questa stagione c' è il ritorno dell'interesse sindacale e della

partecipazione Testimoniato da tantissime e-mail e da tante iniziative.

Per quanto ci riguarda la nostra Associazione crede che sia il ruolo unico del per-

sonale la madre di tutte le rivendicazioni e bisogna partire da questo  nostro sa-

crosanto diritto per poi rivendicare tutte le altre cose (FUA, passaggi di area,

formazione, ordinamento professionale, etc.): bisogna mobilitarsi per il "ruolo u-

nico"!

Il Coordinamento nello scorso febbraio ha scritto alla Commissione Finanze della

Camera ed il testo della novella era "Il Personale addetto alle Commissioni Tribu-

tarie ed al Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, di cui alla tabella A

allegata al D.P.R. 26/3/2001 n. 107, deve far parte di apposito e specifico ruolo

nell'ambito del Dipartimento Politiche Fiscali del Ministero dell'Economia.

Invarianza di spesa (costo zero)".  Dopo questa lettera siamo stati convocati alla

Camera, ed il 12 Maggio scorso la VI Commissione - Finanze, ha riconosciuto il

ruolo centrale svolto dal personale delle Commissioni Tributarie in ragione della

specificità delle funzioni ad esso attribuite, ravvisando nella circostanza un primo

passo concreto verso la soluzione dei nostri annosi problemi.

Adesso però ci sorge spontanea una domanda, come mai gli accordi che si sotto-

scrivono non parlano di ruolo unico del personale, ma di passaggi di area (tra l'al-

tro senza specificare numeri e disponibilità) e formazione ?  Boh ! Come mai, volu-

tamente, si vuole deviare il vero problema ?

La nostra azione adesso deve essere una rinnovata capacità di iniziativa sul ter-

ritorio per riuscire a sbloccare l'istituzione del ruolo, attraverso un alto grado di

coinvolgimento del personale e delle OO.SS. altrimenti si tornerà alla stagnazione

di rivendicazione com quelle citate prima (FUA, etc.); il ritorno della partecipazione

è rilevante e rilevabile ed il nostro movimento porterà come ha già fatto in passato

questo disagio nelle stanze dove si decide il nostro futuro lavorativo (presso poli-

tici, giudici, Ministero e Sindacati).

Diciamo questo, ovviamente, non considerando assicurazioni e promesse di vario

genere, tutte da verificare, maturate a seguito di interventi degli organi ammini-

strativi ed anche politici che ultimamente sono circolate sull'onda dell'eccezionale

e meritoria azione di mobilitazione di tutto il personale interessato.

Purtroppo la situazione è quella che è: senz'altro deludente se rapportata all'at-

tualità con tutte le rivendicazioni immediate sul tappeto, ferme e disattese; ma,

cari colleghi, saremo pure degli inguaribili ottomisti ma pensiamo sempre che la

giustezza ed il valore delle nostre richieste (in primo luogo , lo ripeteremo fino al-

la nausea: il riconoscimento di un ruolo specifico e caratteristico), che trovano

fondamento nella QUALITA' del lavoro svolto, alla lunga ci daranno ragione.

Dobbiamo guardare in prospettiva, superando le amarezze del presente, quello

che non stanno ora facendo i nostri organi di vertice, siano essi politici od ammi-

nistrativi, sarà senz'altro fatto in un prossimo futuro allorchè tutto il "mondo" che

ruolta al contenzioso tributario, una volta superata l'attuale pausa di necessaria

riflessione (come non pensare agli effetti del post-condono che devono essere

attentamente valutati, al rinnovo delle cariche dei giudici, alle prospettive di riforma

degli istituti processuali, al maggiore coinvolgimento degli enti locali nell'imposizio-

ne tributaria, alla stessa ricollocazione, per così dire, del Dipartimento per le Poli-

tiche Fiscali con l'emanando regolamento di organizzazione......), troverà finalmen-

te! Una sua consolidata dimensione tecnico-giuridica.

Allora il personale delle Segreterie rivestirà funzione centrale di assoluto riferimento

per tutte le componenti coinvolte nel progetto "giustizia tributaria" e le professio-

nalità, del resto già esistenti, dovranno alla fine essere riconosciute.

Alternative non ve ne sono se non quella di stravolgere completamente il processo

tributario magari attribuendolo a quello ordinario, il che non pare proprio ipotesi

percorribile.

Siamo troppo ottimisti? E' ingenua interpretazione del futuro questa? Sono sogni

ad occhi aperti? Ognuno la può pensare come vuole, ma al momento effettivamen-

te non resta troppo altro a cui pensare. La professionalità e la dedizione al lavoro

hanno sempre pagato, il buon andamento generale del sistema viene continua -

mente riconosciuto ed è anche merito di noi addetti alle Segreterie, e pur riaffer -

mando, sia ben chiaro (!) che la ........pazienza non potrà e non dovrà essere infi-

nita, attendiamo quello che non il nostro lavoro abbiamo meritato di raggiungere!

                                                                                              Cordiali saluti

 

 

 

                                                                    IL PRESIDENTE DEL COORDINAMENTO

                                                                      NAZIONALE DEL PERSONALE DELLE

                                                                            COMMISSIONI TRIBUTARIE

                                                                                     (Enzo Priore)

 

 

 

 

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