Il V' Congresso del Coordinamento Nazionale del Personale delle Commissioni
Tributarie, tenutosi a Padova lo scorso 15 maggio, ha
confermato, con l'enorme
successo di partecipazione e di qualità degli
interventi registrati, e se ancora ce
ne fosse bisogno,
l'insostituibile ed enorme forza che la nostra Organizzazione
riesce a realizzare nella continua ricerca della coesione che deve
esistere tra tutte
le componenti interessate alla giustizia tributaria: giudici, personale
di segreteria
ed
organi ministeriali di riferimento.
Trascorsa, come è stato detto, la stagione
dei condoni ed in vista della scadenza
dell'incarico novennale della maggior parte dei componenti
delle
Commissioni, ci si comincia a chiedere quale possa
essere il futuro della
giustizia tributaria, quali possano essere eventualmente,
le riforme da mettere in cantiere per giungere ad
un nuovo assetto nella
complessa
materia. I politici ed i professori universitari, intervenuti
sul punto al Congresso,
non hanno lesinato proposte e possibili iniziative
per ridisegnare un contenzioso
tributario più in linea con gli sviluppi, non ancora
definibili in pieno, del
post-condono (il carico dei ricorsi pendenti,
peraltro già ridotto di numero grazie
al brillante lavoro svolto dalle
Commissioni, sarà veramente inferiore all'attuale?).
Ciò premesso, è evidente che come Coordinamento la nostra
attenzione
principale vada ai problemi del personale, mai così
sentiti come in quest'ultimo
periodo.
Ed anche su questo versante l'eco del Congresso di
Padova esce forte e chiaro;
non sono mancate infatti occasioni di intervento e confronto, nonchè di forte ma
equilibrato dibattito tra gli stessi rappresentanti delle varie sigle sindacali
presenti
ed i vari
colleghi provenienti dagli uffici di segreteria.
Sappiamo che
le Organizzazioni Sindacali tutte si sono mosse in piena
sintonia d'intenti e con interventi veramente
significativi, mai attuati nel passato e
culminati nella manifestazione nazionale di ieri a Roma
presso il Ministero dell'Eco-
nomia e delle Finanze
La nostra adesione
all'azione dei Sindacati, lo abbiamo più volte confermato, è forte
ed incondizionata; le
rivendicazioni poste all'ordine del giorno e da tutti conosciute
anche perché dibattute in occasione delle Assemblee
tenute sul posto di lavoro,
sono più che legittime, addirittura sacrosante ed
irrinunciabili.
Proprio perché le rivendicazioni portate
avanti sono già conosciutissime ci sembra
più giusto, in questo momento, porre all'attenzione dei Colleghi un evento, interve-
nuto recentissimamente, che sembra proporre "qualcosa di
nuovo", un passaggio
fondamentale, a nostro avviso, perchè la
vertenza sul personale delle Commissioni
Tributarie possa volgere nel senso da tutti auspicato.
"Qualcosa" che è perfetta-
mente in linea con
quanti questo Coordinamento va da tempo (da sempre, prati-
camente!!!) richiedendo con tutte le proprie energie e risorse:
Al Congresso di Padova è stato significativamente ricordato
che lo scorso 12 mag-
gio la VI' Commissione
Finanze della Camera dei Deputati ha approvato un parere
che ribadisce "il ruolo centrale svolto dal personale delle
Commissioni Tributarie in
ragione della specificità delle funzioni ad esso attribuite."
Sulla scorta di
detto avviso, la stessa VI' Commissione ha rilevato la necessità di
assicurare al personale delle
Commissioni Tributarie autonomia gestionale e
specifiche opportunità di formazione professionale,
le quali tengano conto delle
esigenze di preparazione
esigense
di preparazione specialistica degli operatori, che, pur continuando ad
operare
nell'ambito del Ministero dell'Economia e delle Finanze, manifestando
esigenze formative
di contenuto diverso rispetto a quelle riferite al personale ope-
rante in altri settori
dell'Amministrazione.
E', in altri termini, il riconoscimento formale ed
autorevole, vista la fonte dalla quale
proviene (il Parlamento!!!), che il personale delle
Commissioni Tributarie deve esse-
re inquadrato in un RUOLO autonomo e specifico, sì
presso il Ministero dell'Econo-
mia e delle Finanze, ma, si ripete, autonomo e
specifico.
E' il traguardo che
dobbiamo conseguire al più presto, cari Colleghi, prima ancora di
ogni altra rivendicazione o richiesta riguardanti il
futuro, perché sappiamo che solo
alllorchè il nostro personale sia inquadrato in ruolo
autonomo specifico (con tanto di
professionalità finalmente riconosciute sulla base delle
funzioni e mansioni
giornalmente svolte)
potremo pensare a raggiungere tutto il resto!
Assicuriamo i Colleghi che la nostra Organizzazione, come
sempre, sarà vigile sugli
sviluppi futuri di quanto auspicato dal
Parlamento, adoperandosi al massimo delle
proprie possibilità per contribuire a raggiungere quel risultato che è da considerare,
si ripete, assolutamente
strategico e propedeutico per altri obiettivi
da raggingere.
Cordiali saluti
IL PRESIDENTE NAZIONALE
DEL
CORDINAMENTO DELLE
COMMISSIONI TRIBUTARIE
(Enzo Priore)