IL 2004 DELLE COMMISSIONI TRIBUTARIE:
increffibile,
inenarrabile, insopportabile
L'estremo stato di disagio, malessere
manifestato dal personale delle Segreterie delle Commissioni che vede il proprio
futuro lavorativo quanto meno " incerto " e che attraverso le risultanze delle
tante assemblee sindacali promesse negli Uffici di tutta Italia ha trovato piu'
incisiva eco, non è stato, purtropp-o, lenito, nemmeno in parte,
dalle
comunicazioni recentemente diramate per posta elettronica dal Direttore dell'UAR
dott. Aldo Bovi.
Ringraziamo il Direttore per la condivisione dei problemi in
sofferenza, ma con
estrema sincerita' e ripetiamo ancora, purtroppo, non è
dato vedere dal quadro generale che ne emerge e necessariamente limitato o per
meglio dire " subordinato "
a quanto in contesti di piu' ampia portata e
valenza si verificherà nel proseguo, un
t4qualcosa " che possa indurre ad un
minimo di ottimismo, sia dal versante economico, (la riduzione del 50% della
corresponsione del FUA del 2003 è
l'ennesima riprova della nostra " debolezza
" contrattuale), che da quello, imn prospettive sicuramente piu' rilevante,
giuridico - professionale.
Un dato sembra però certo: nel quadro
istituzionale e regolamentare che scaturirà in
un prossimo futuro ( quanto
lontano?j, il personale delle Segreterie delle
Commissioni rappresenterà
l'anello debole dell'intera organizzazione di riferimento, malgrado la
professionalita' dimostrata nello svolgere i propri compiti sempre crescenti a
supporto dei Giudici Tributari, gli stessi che riconoscono - quanto
affermato
a piene lettere nelle cerimonie di inaugurazione dell'anno
giudiziario
tributario ne è la prova - l'estrema valenza ed indispensabilità
del personale stesso. Cari colleghi partecipiamo compatti allo sciopero che
hanno proclamato le 00. SS. Cari colleghi, è arrivato il momento " di guardarci
in faccia" come mai fatto in
precedenza, per stabilire una volta per tutte
quello che vogliamo veramente essere e
quello che vogliamo effettivamente
fare da " grandi"; sgombri e liberi da ogni
condizionamento piu' o meno
latente, da ogni spirito di bandiera piu' o meno inteso e
da ogni appartenenza di tessere piu' o meno vincolante, come
solo chi
appartiene a
questa Organizzazione puo' legittimamente vantarsi
di poter fare.
Una domanda per tutte: perché proprio ora che il processo
tributario è
cresciuto di
importanza, acquisendo un ruolo sempre piu'
rimarchevole, appaiandosi,
malgrado i
ricorrenti condoni, a quello civile
ed amministrativo, il personale che
opera nello
stesso, fianco a fianco
con la componente giurisdizionale, deve sentirsi
quasi un
intruso,
componente avulsa ed assolutamente non considerata? E' giunto il
momento
di ribadire senza possibilita' di equivoci ed incertezze, non
ricercando
la luna nel
pozzo ma con proposte serie ed equilibrate, chi
siamo e cosa vogliamo ,
in maniera tale che chi avra' le leve per decidere in
nostro prossimo
destino
lavorativo, siano essi organi politici,
giudiziari od amministrativi,
possa conoscere
esattamente i nostri
univoci e concordi intendimenti sui quali poterci
confrontare,
discutendo
e ragionando in un clima di reciproca chiarezza.
Colleghi, l'occasione per
fare ciò è vicina, il
V Congresso della nostra
Organizzazione che si
terra3 il prossimo 15 maggio a Padova, potra'
essere la sede
idonea per
ascoltare le "vive" voci che partono direttamente dalla
realta' dei
nostri
Uffici diffusi in tutta Italia, per convogliarle finalmente in una
prospettiva unitaria
tramite necessario per decidere il nostro
futuro!
Coraggio, cari Colleghi!
Enzo Priore