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Coordinamento Nazionale del Personale
delle Commissioni Tributarie

COMMISSIONI: TANTO TUONO' CHE PIOVVE!

E' notizia recentissima: la riunione con le OO.SS. tenutasi pres-

so il D.P.F. in data odierna che doveva in un certo qual modo

definire le posizioni in campo per meglio conoscere l'avvenire

del personale  delle Commissioni, ha viceversa registrato una

totale delusione per non parlare di un sostanziale fallimento

relativamente all'avvio di ogni possibile intesa sui problemi più

sentiti.

Soprattutto sembrano non esserci più margini di intervento sul-

l'importante versante dei passaggi entro e tra le aree, dal mo-

mento che al progetto è interessato non più di un centinaio di

colleghi, esclusivamente in servizio agli uffici centrali, come 

avevamo anticipato in uno dei precedenti comunicati (il c.d.

spacchettamento delle dotazioni organiche del personale in 

forza alle Commissioni è tutto di là a venire...), mentre per 

quanto riguarda la corresponsione dei fondi FUA sarebbe in via

di superamento intoppi "burocratici", per cui il relativo incasso

non dovrebbe tardare oltre il prossimo mese di aprile.

Tanto premesso, ad avviso del Coordinamento, cercando di su-

perare il momento di comprensibile sconcerto dettato dalla si-

tuazione maturatasi, sconcerto che viene condiviso in pieno 

con le OO.SS., riteniamo che tutta la problematica ruoti intorno

alla grande incognita relativa al ventilato esubero del persona-

le addetto alle segreterie. La voce del Dipartimento sarebbe 

sul punto tranquillizzante ed in senso contrario: non vi sarebbe

alcun esubero di personale, ma le sensazioni sono di segno

copletamente opposto perchè tutto sembra condurre ad un ben

diverso scenario.

E' nostro compito procedere con la mente sgombra da ogni re-

mora per tentare, come si dice, di salvare il salvabile senza rin-

chiudersi dietro pravaventi di principio che a lungo andare poi

risultano, oltre che improduttivi, controproducenti.

Il senso dell'intera vicenda (la riunione conclusasi oggi appa-

rentemente con "nulla di fatto", uno dei tanti...in realtà pare

rappresentare molto di più: la definitiva certificazione di una

mal sopportazione, per così dire, di un personale da sempre

misconosciuto) porta a considerare che ormai  le nostre strut-

ture siano da considerarsi effettivamente sovradimensionate e

pletoriche, vuoi per effetto delle leggi di condono e dei vari i-

stituti deflativi, vuoi perchè presto con l'introduzione del pro-

cesso tributario on line (vedasi direttiva per quest'anno emana-

ta dal Ministero e ricordata nel precedente comunicato) il cari-

co effettivo di lavoro si ridurrà ulteriormente. 

Bene se tale prospettiva è ineluttabile, quali possono essere le

alternative? Se il dato di fatto "polico" impone tale ridimensio-

namento (pur se le cautele e le controindicazioni del caso non

mancano una su tutte: chi sa per certo che il condono ridurrà il

futuro carico del contenzioso? Le norme agevolative degli anni

precedenti hanno sempre dimostrato il contrario), come sarà

possibile riorganizzarsi? E soprattutto il Consiglio di Presidenza

della Giustizia Tributaria quale contributo può dare in tale dire-

zione?

Non volendo prendere in considerazione, come fatto da altri,

modifiche legislative finalizzate ad estendere le competenze

delle Commissioni Tributarie, strada questa di non certo di

agevole percorso, la risposta più plausibile al momento, visto

l'evolversi della situazione e visti i passi di riforma che si stan-

no compiendo in quella branca essenziale delle Stato potrebbe

essere - anche su questo il Coordinamento è sempre stato

chiaro ed attento - il passaggio delle Commissioni Tributarie,

una volta "spacchettate", al Ministero di Giustizia.

Diciamo subito che tale evento può essere anche essere visto

con favore in quanto porterebbe alla conseguente creazione di

sezioni specializzate in materia tributaria presso i Tribunali,

con giudici a tempo pieno e la trasformazione delle Segreterie

in Cancellerie, nel rispetto tutto sommato del principio: pochi

ma buoni e fermo restando, ovviamente, per chi si possa consi-

derare in esubero rispetto ad una riduzione dei ruoli, la possibi-

lità di liberamente scegliere il proprio destino lavorativo.

Ritorniamo su questa prospettiva quasi...per forza di inerzia ed

anche, forse per un legittimo impeto di orgoglio, per dimostrare

il nostro essere più profondo di appartenere e di svolgere un

servizio di grande utilità, collaborando all'esercizio dell'attività

giurisdizionale e, quindi, nell'interesse di tutti. Infatti, non riu-

sciamo a vederci un domani del tutto riddimensionati, privi di

prospettive e ridotti ad attività meramente routinarie in una

organizzazione ministeriale "laica" di corto respiro.

Il contenzioso tributario esisterà sempre, la minore quantità

della sua mole sarà compensata dalla migliorata qualità ed e-

strema specializzazione della materia.

 

                                                        Enzo Priore

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