PROPOSTA PER L'IST.NE DI UNA SEGRETERIA GENERALEPROPOSTA PER L'ISTITUZIONE DI UNA SEGRETERIA GENERALE DELLE COMMISSIONI TRIBUTARIE quale ufficio di diretta collaborazione del sig. MINISTRO
1. Nell'ambito del regolamento d'organizzazione del Ministero dell'Econonia e delle Finanze le segreterie delle Commissioni tributarie sono inserite come è noto, nel contesto del Dipartimento per le politiche fiscali presso l'Ufficio centrale denominato "amministrazione delle risorse" (art. 8 del D.P.R. 26 marzo 2001, n. 107).
2. Detto Ufficio centrale, organizzato in aree e reparti, tra gli altri innumerevoli com- piti istituzionali, condensa e raggruppa in sè anche tutte ke attività inerenti il fun- zionamento sul territorio nazionale delle Commissioni tributarie e la gestione del re- lativo personale di segreteria.
3. Con delibarzione 19 marzo 2002 e 1° aprile 2003 il Consiglio di Presidenza della giustizia tributaria ha approvato il regolamento per l'organizzazione ed il funziona- mento del proprio ufficio di segreteria, operando di fatto una separazione con l'at- tività centralizzata dell'ufficio dipartimentale e provvedendo, quindi, alla gestione pressochè diretta, tra l'altro, del personale di segreteria.
4. Ciò premesso, pare ormai improcrastinabile procedere, per la migliore e più effi- cace gestione delle risorse necessarie all'attività delle Commissioni tibutarie e, quindi, della giustizia tributaria nel suo complesso, alla istituzione di un apposita struttura unitaria, autonoma (ed autorevole!) che, posta tra gli uffici di diretta colla- borazione del Ministro dell'Economia e delle Finanze, possa operare, di concerto con il con il Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, per il raggiungimento degli obbiettivi richiesti al pesonale delle Commissioni e per il pieno riconoscimento del ruolo di terzietà nel rapporto contenzioso.
5. Tale struttura, occupandosi esclusivamente delle Segreterie delle Commissioni, sarà in grado, in primo luogo, di rafforzare ed implementare la riconosciuta peculia- rità del personale in servizio presso le stesse Commissioni. Inoltre così operando non sarà disperso il patrimonio culturale e di professionalità che deriva dall'aver svolto, da parte degli addetti, che per lungo tempo, servizi del tutto specifici nello ambito del corretto svolgimento del processo tributario. Detta struttura (che potrebbe essere denominata "Segreteria Generale delle Com- missioni Tributarie" o " Ufficio centrale delle Commissioni Tributarie") potrà creare i presupposti per modelli agili ed indonei per rendere migliori il "colloquio" e la capa- cità di intervento tra centro e periferia, rivestendo competenze di supporto e di rac- cordo tra gli organi di direzione politica e di autogoverno dei giudici tributari e gli uf- fici operativi periferici.
6. Tale impostazione appare poi l'unica che possa concretamente procedere alla necessaria qualificazione e specializzazione del personale delle Segreterie (defi- nendo piante organiche ed approntando un'adeguata formazione degli addetti), in- dividuando nel contempo profili professionali in linea con l'insieme delle attività ri- chieste e procedendo ad una suddivisione di compiti di staff e di line all'interno di ogni singola segreteria, da intendersi questa "ufficio" nel pieno delle sue preroga- tive e non individuando per il personale addetto soltanto la sì importante, ma cer- tamente non esclusiva attitvità di "segretario d'udienza" (lasciando, in altri termini, il restante personale attratto a dei profili "generici" buoni per tutte le destinazioni!) E' di tutta evidenza che ampliando e perfezionando le attività d'impiego del perso- nale, inserito in un contesto operativo ben delineato nelle molteplici attività di auto- gestione e di funzionamento, le dotazioni organiche dovranno essere riviste e "ta- rate per ottimizzare la loro utilizzazione.
7. Tra le competenze della nuova struttura, da realizzarsi nel corpo delle modifiche in corso al D.Lgs. n. 300 del 30 luglio 1999, ed organizzata naturalmente con un proprio contingente di personale, d'ogni qualifica ed area, possono enuclearsi i se- guenti obbiettivi caratteristici: - individuazione di sistemi di codifica anche in via informatica per classificare, secondo materia e genere, i ricorsi e gli appelli prodotti alle Commissioni, al fine di raggruppare i medesimi e consentire la c.d. "serialità" degli argomenti da trattare dai Collegi giudicanti (in effetti, a ben vedere, la pendenza dei ri- corsi prodotti non ha il peso sostanziale desumibile da numero dei processi, perchè mollti di questi propongono questioni uguali od analogiche e, quindi, suscettibili di riunione o trattazione simultanea e conseguente contestuale o contemporanea decisione); - individuazione "ponderata" del contenuto economico delle controversie al fi- ne di una loro possibile trattazione anticipata rispetto a controversie di mi- nore ammontare, con riferimento anche ed inoltre a contribuenti persone giuridiche (predisposizione di una sorta di "scheda ricorso"); - necessaria sintesi dei punti precedenti: realizzazione di una disciplina di uti- lizzo di strumenti informatici e telematici nel processo tributario, al fine di conseguire una migliore funzionalità del sistema processuale in vigore, non- chè maggiore economiche in termini di mezzi e personale, in vista dellla pos- sibilità di poter pervenire, al pari delle altre procedure di rito ed in tempi ra- gionevolmente brevi al processo tributario on-line (progetto, questo, del re- sto già in itinere); - realizzare un effettivo ed efficace programma in grado di alimentare e gesti- re la "banca dati" delle sentenze e dei provvedimenti giurisdizionali emessi, con conseguente tenuta di un "vero" massimario, da estendere anche via Internet, a livello centrale (con tale iniziativa sarà possibile, in tempo reale" acquisire, oltre al contenuto della sentenza, anche l'incidenza degli esiti, il grado di soccombenza per le ragioni della parte pubblica e le spese liquida- te, l'utilizzo di istituti alternativi quali la conciliazione giudiziale, il condono..... all'attualità tutti dati ed elementi questi di cui non si ha cognizione certa ed attendibile); - gestire un "colloquio" adeguato e professionale con la realtà, in progressiva espansione come presenza ed incidenza, costituita dagli Enti pubblici territo- riali parte in causa per quanto riguarda il contenzioso dei tributi locali; - assicurare i necessari compiti di sorveglianza e vigilanza sull'andamento dei servizi e sul personale di tutte le Segreterie (creazione di una sorta di Sinco interno).-
IL PRESIDENTE DEL COORDINAMENTO DEL PERSONALE DELLE COMMISSIONI TRIBUTARIE
ENZO PRIORE
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