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Coordinamento Nazionale del Personale
delle Commissioni Tributarie

PERS. SEGRETERIE C.T. AL CENTRO DELL'ATTENZIONE

 

Mai come negli ultimi (ed ultimissimi) tempi, la vasta problematica riconducibile al

riconoscimento delle funzioni e delle attività svolte dal personale in forza alle Se-

greterie delle Commissioni tributarie era stata di tanta attualità. Pressochè tutte

le OO.SS., pur nel "solco" e nel rispetto delle varie posizioni rappresentante, han-

no posto l'accento in occasione di dibattiti, convegni, assemblee e comunicati, sul-

le tante questioni sul tappeto che ancora attendono una soluzione o, quantome-

no, un avvio, un primo passo sulla strada della loro soluzione. L'auspicio e le con-

clusioni sono state unanimi: fare subito qualcosa!

      A questo proposito sentiamo di poter dire, senza falsa modestia, che come

Coordinamento Nazionale tutti i problemi che ora appaiono "generali ed attuali e

meritevoli di immediata risoluzione, sono stati da noi tenuti nel debito conto da

sempre e rappresentanti in tutte le occasioni possibili all'attenzione degli Organi

istituzionali impegnando nel tempo la componente migliore e l'attività più viva e

partecipe della nostra Organizzazione, che è bene ripeterlo rappresenta la mas-

sima parte del personale in servizio presso gli Uffici di Segreteria  delle Commis-

sioni tributarie di tutta Italia.

     Non venendo meno al nostro ruolo, ormai consolidato, di essere sempre pro-

positivi e di curare esclusivamente le legittime aspettative dei Colleghi interessa-

ti, superando tutti i possibili vincoli e limitazioni che possono nascere dall'appar-

tenenza più o meno diretta ad Organizzazioni dalla struttura complessa, ritenia-

mo con queste brevi note di aggiornamento di riaffermare i nostri convincimenti

per il migliore successo di quanto ci sta a cuore.

      Se nel passato poteva esistere un pur minimo dubbio, ora non ve ne è più:

bisogna procedere immediatamente, operazione propedeutica a tutte le altre,

alla creazione del ruolo unico, o " specifico", del personale delle Commissioni

tributarie, "approfittando" dell'opportunità che viene data dall'art. 34 della Leg-

ge Finanziaria 2003, laddove viene previsto che le Amministrazioni pubbliche

provvedano alla rideterminazione delle dotazioni organiche sulla base dei proces-

si di riforma già avviati dalle singole amministrazioni.  Ebbene, dato atto che il

personale di Segreteria continuerà a far parte del Ministero dell'Economia e del-

le Finanze (Dipartimento per le Politiche Fiscali ), come più volte autorevolmente

ribadito ed apparendo, al momento ed obbiettivamente "impraticabile" qualsiasi

altra strada, appare non più procrastinabile che il Dipartimento intervenga, all'at-

to della determinazione degli organici, ad estrapolare, inviduandole, le "profes-

sionalità" del personale in servizio presso le Commissioni,  senza limitarsi come

già fatto a fotografare unicamente l'organico presente, suddiviso per aree.

      Ci rendiamo ben conto che l'operazione non può essere considerata nè sem-

plice, nè indolore, in quanto una elaborazione dei "mestieri" svolti - che ben si co-

noscono e che ben possono essere "censiti"! - potrà e dovrà comportare un ne-

cessario riallineamento e (ri)dimensionamento del personale sulla base dei com-

piti e delle funzioni che verranno richieste, evidenziando, altresì ed apportuna-

mente , le attività di supporto all'azione giurisdizionale e quelle di funzionamento

dell'Ufficio di Segreteria nel suo complesso.  Aggiungiamo subito che però tale o-

perazione va comunque portata avanti perchè solo cosiì potranno essere finalmen-

te valorizzate e premiate le professionalità formatesi, per così dire sul campo e

che hanno per tanto tempo ben operato senza ottenere alcun  riconoscimento

(formale e sostanziale).

      Solo tracciando le esatte cornici di un quadro, lo stesso potrà essere ben

"confezionato" nel suo interno in maniera tale che gli osservatori (fruitori del ser-

vizio) possano trarne soddisfazione. 

      Procedendo a qualche esempio, ruolo strategico non potranno non rivestire

le professionalità riconducibili ai funzionari preposti alle Segreterie delle Sezioni

giudicanti cui vanno riconosciute l'ampiezza ed importanza dell'opera svolta, so-

prattutto a partire dal 1° gennaio 2002, con l'ampliamento ossia di tutta la giu-

risdizione tributaria alle Commissioni, così per l'attività dei c.d. referenti delle Se-

zioni Staccate delle Commissioni Regionali occorrerà definire con maggiore incisi-

vità gli ambiti di intervento e la conseguente autonomia.

     Resta di tutta evidenza che in un contesto così riordinato, l'attuale personale

appartenente all'area B che svolga funzioni di Segretario di Sezione con provve-

dimento formale, dovrà vedere riconosciuta la propria meritoria attività mediante

"scorrimento" delle posizioni in avanti, ottenendo questo attraverso una proce-

dura "ad hoc"che possa prevedere, alla bisogna anche una prova selettiva; allo

stesso modo i funzionari di area C3 con incarico di direzione di Commissione Tri-

butaria Provinciale potranno essere inseriti a pieno titolo nell'ambito dell'area del-

la vicedirigenza, prevedendo nel contempo, nelle sedi di maggiore rilevanza la pre-

senza di un direttore appartenente alla qualifica dirigenziale.

      Tutto ciò contribuirà all'efficienza ed al miglioramento del servizio e servirà a

garantire percorsi e sviluppi di carriera, al momento completamente "assenti" nel

nostro settore.

     Nell'ambito sempre del Dipartimento per le Politiche Fiscali dovrebbe essere

creato, infine, un Ufficio Centrale cui trasferire la gestione diretta ed sclusiva de-

gli Uffici di Segreteria delle Commissioni come sopra "ridisegnati", organo snello

e di "pronto intervento" (pienamente in grado, ad es. di coordinare una formazio-

ne permanente e peculiare per il personale, di creare le necessarie ed utilissime

banche-dati, di assegnare dei budget personalizzati per Segreteria, di promuove-

re e svolgere un'attività di vigilanza su tutte le Segreterie.....), Ufficio Centrale che,

infine, attraverso gli opportuni raccordi ed i necessari interventi sappia interagire

con l'altra realtà, nel contesto della giustizia tributaria, rappresentata dal Consi-

glio di Presidenza della Giustizia Tributaria, nel rispetto pieno dell'autonomia dei

diversi ruoli rivestiti.

    

                                                                                           IL PRESIDENTE

                                                                                            ENZO  PRIORE

 

 

 

 

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