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Coordinamento Nazionale del Personale
delle Commissioni Tributarie

RUOLO PER IL PERSONALE DELLE COMMISSIONI

                       NECESSITA' DI UN " RUOLO" PER IL PERSONALE DELLE

                                                       COMMISSIONI

 

 

1. Tra le richieste di riconoscimento delle numerose professionalità specialistiche

che esistono all'interno dell'Amministrazione Fiscale e che non trovano ancora una

soddisfacente sistemazione in un quadro organico di riferimento che trae origine

dai profili professionali a suo tempo previsti dalla L. n. 312, vi è indubbiamente

quello legato al ruolo svolto dal personale delle Commissioni tributarie. Ora, in con-

siderazione delle mutate, ma sempre crescenti, esigenze di corretta e fluida orga-

nizzazione e razionalizzazione delle attività che derivano dall'istituzione, in seno al-

l'Amministrazione centrale, del Dipartimento per le politiche fiscali e ricordando l'al-

trettanto significativa circostanza che nasce dall'aver attribuito il legislatore, a far

data dal I° gennaio c.a.,  la competenza del giudice tributario a tutte le controver-

sie di natura fiscale, appare non più differibile operare la concreta e definitiva "si-

stemazione" del personale in servizio presso le Commissioni medesime in un unico

ruolo.

 

2. L'istituzione del ruolo del personale delle Segreterie (o, perchè no!, delle Cancel-

lerie), con l'individuazione espressa dei compiti e delle connesse responsabilità si

rende necessaria perchè sia possibile finalmente assicurare stabilità e consequen-

ziale professionalità in tale indispensabile supporto dell'attività giurisdizionale.

E' ben noto, infatti, che ai fini di uno spedito svolgimento di tale attività assurge a

grande rilevanza l'andamento delle Segreterie, il cui compito essenziale è quello di

assicurare sempre e comunque congrua assistenza ai Collegi Giudicanti di riferi-

mento.

L'indicata impellente necssità trova giustificazione per tutti gli innumerevoli adempi-

menti processuali propedeutici e successivi non solo del processo tributario in sè,

ma anche per la notevole serie di adempimenti formali ed esecutivi cui le Segreterie

sono chiamate non solo dalle leggi processuali specifiche, ma anche da quelle che

si richiamano al buon andamento dell'azione amministrativa (ad es. L. 241/90).

 

3. L'attuale situazione registra che le ripetute segreterie non essendo dotate di un

proprio organico basato sull'effettivo carico di lavoro e funzionando essenzialmen-

te con personale che può considerarsi di varia provenienza funzionale, non avver-

tono l'appartenenza, anche sotto l'aspetto psicologico, ad un organo chiaramente

ed immediatamente individuabile, per cui ogni entità organica corre il rischio di ge-

stirsi con criteri propri, tuttaltro che omogenei, quand'anche improvvisati alla biso-

gna.  

La professionalità comunque acquisita dal personale, magari in anni ed anni di lo-

devole servizio presso le Segreterie, si disperde così e viene meno nelle varie pie-

ghe della farraginosa organizzazione attuale e lo svolgimento del delicato incarico

non genera incentivi per successivi miglioramenti di carriera e di ulteriore professio-

nalità.

Viceversa l'attuale articolazione del Contenzioso tributario, in due gradi di giudizio

a livello provinciale e regionale, con l'aggiunta delle realtà diverse, ma entrambe in-

cisive, costituite dal Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria e della Com-

missione Centrale suggerisce la diversificazione di mansioni, competenze e specifi-

cità di attribuzioni che in presenza di orgnigrammi ben strutturati e "tarati" alle ef-

fettive esigenze istituzionali, possono indicare un percorso di carriera e di ruoli tale

da incontrare senz'altro il favore e l'interesse del personale.

 

4. L'istituzione di un ruolo unico del personale delle Commissioni tributarie presso

il Dipartimento per le politiche fiscali può sotto altro aspetto dare finalmente il via

ad un concreto programma di formazione c.d. permanente del personale delle Se-

greterie, al fine di rendere questo sempre in grado di fronteggiare al meglio i mec-

canismi procedurali insiti nel processo tributario, indirizzato, come si sà, verso un

alto grado di specializzazione e, si ripete, a partire da quest'anno, di globalizza-

zione della funzione: ad un processo specializzato non può che addirsi del personale

specializzato!

 

5. Tutto ciò premesso, quale motivazione di carattere generale per l'istituzione del

ruolo unico e tenendo presente quanto emerge dagli schemi di decreti predisposti

e diramati dal Dipartimento per politiche fiscali, relativamente alle piante organiche

del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria e degli Uffici di segreteria delle

Commissioni Tributarie, occorre individuare di conserva dei profili professionali spe-

cifici ed adeguati nell'ambito delle aree delle ex qualifiche funzionali in grado di

caratterizzare compiutamente e prima facie l'attività del presonale in servizio presso

le Segreterie.

Così, sulla scorta di quanto disposto dall'art. 57 e segg. del c.p.c. in tema di attività

del Cancelliere e del Ufficiale Giudiziario, vanno in primo luogo individuate le se-

guenti macro-attribuzioni riferite al personale in questione: 

 

 

1.  Attività di coordinamento;

2.  Attività di assistenza;

3.  Attività di documentazione;

4.  Attività di notificazione e di certificazione;

5.  Altre attività connesse e conseguenti alle precedenti;

6.  Attività di carattere generale e di funzionamento.

In tali ambiti debbono, quindi,  essere estrapolati i profili professionali riconducibili

al ruolo unico del personale delle Commissioni al fine di adeguarlo convenientemen-

te ad una struttura tipica di cancelleria del tribunale ordinario, anzi in grado di ope-

rare con maggiore duttilità ed ampiezza di interventi considerata la vasta platea di

clienti che il procedimento tributario coinvolge in modo diretto ed indiretto (privati

cittadini, contribuenti persone fisiche e persone giuridiche, professionisti incaricati

della difesa, pubblica ammnistrazione, enti pubblici, enti locali.....).

In buona sintesi individuati gli standard operativi per tutte le strutture coinvolte ed

ottimizzata l'intera attività che presiede al flusso della elaborazione dei dati e della

predisposizione degli atti di competenza delle Segreterie nei confronti dei giudici tri-

butari e dei clienti, i profili professionali di nuovo conio, per così dire, dovranno in-

dubbiamente fare riferimento e trarre origine dalle missioni od obiettivi peculiari

dei mandati alle stesse Segreterie, quali:

 

 

 

°  Assicurare il corretto svolgimento delle udienze, svolgendo l'assistenza del caso;

°  Predisporre ed eseguire le attività propedeutiche e sussegenti alla fissazione

    dell'udienza;

°  Predisporre ed eseguire le attività successive all'udienza;

°  Trattazione e "conoscenza" del fascicolo processuale, rapporti con le parti in

    causa;

°  Assicurare il flusso delle informazioni e delle certificazioni richieste;

°  Assicurare la tenuta del massimario e delle altre attività connesse alla "divulga-

    zione" della giurisprudenza formatasi (biblioteca, emeroteca, pubbliche relazioni

    in genere) e gestione delle statistiche (formazione banca dati);

°  Assicurare le attività "trasversali" necessarie al funzionamento di ogni ufficio

    (personale, archivio, contabilità, spedizione....).

 

ROMA 04.02.2003

 

                                           IL PRESIDENTE DEL COORDINAMENTO DEL PERSONALE

                                                          DELLE  COMMISSIONI TRIBUTARIE

                                                                            Enzo Priore

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