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Coordinamento Nazionale del Personale
delle Commissioni Tributarie

PROPOSTA ORGANIZZATIVA PERSONALE COMM.TRIB.

        PROPOSTE PER LA DEFINIZIONE GIURIDICA ED ORGANIZZATIVA

                   DEL PERSONALE DELLE COMMISSIONI TRIBUTARIE

 

1. Nell'ambito del regolamento d'organizzazione del Ministero dell'Economia e delle

Finanze le segreterie delle Commissioni tributarie sono inserite, come è noto, nel

Dipartimento per le politiche fiscali presso l'Ufficio centrale denominato "Amministra-

zione delle risorse" (art.8 del D.P.R. 26  marzo 2001, n.107).

 

2. Detto Ufficio cura la gestione, lo sviluppo ed il monitoraggio delle risorse organiz-

zative, umane, economico-finanziarie, strumentali, logistiche  e tecnologiche neces-

sarie allo svolgimento dei compiti del Ministero ed inoltre "assicura il supporto al

funzionamento delle Commissioni tributarie e la gestione del relativo personale di

segreteria".

 

3. Considerata l'ampia portata delle attribuzioni assegnate all'ufficio (risorse in ge-

nere) ed i minimi riferimenti nei confronti delle Commissioni tributarie e del relativo

personale, si segnala in primo luogo la consistente diversità che esiste tra "funzio-

namento" degli Uffici ministeriali, di impronta tradizionale e rinnovata, ed il "funzio-

namento" delle segreterie delle Commissioni tributarie. Basti considerare, a questo

proposito ed in primo approccio, che la produttività delle Commissioni si traduce

esclusivamente in "sentenze" da emettere, piuttosto che in "servizi" da rendere,

cioiè in una attività giurisdizionale di cui, peraltro, la componente amministrativa ne

costituisce il necessario supporto e tramite.

 

4. Sorge, quindi, l'esigenza, ormai non più procrastinabile, di rafforzare ed imple-

mentare l'accennata peculiarità del personale in servizio presso le Commissioni.

Altra esigenza è quella di non disperdere il patrimonio culturale e di professiona-

lità che deriva dall'aver svolto, da parte degli addetti alle Segreterie e per lungo

tempo, servizi del tutto specifici nell'ambito dello svolgimento del processo tribu-

tario. Ciò premesso, per raggiungere convenientemente tale obiettivo "di qualità",

pare quanto mai opportuno che le Segreterie stesse, da sempre nell'ambito del

Ministero delle Finanze, rimangano "attratte" al Dipartimento delle Politiche Fiscali,

semmai cercando di creare presupposti agili ed idonei per rendere migliori il "col-

loquio" e la capacità di intervento tra centro e periferia.

Ecco, allora, che potrebbe crearsi, si ripete sempre nell' "orbita" del Dipartimento

delle Politiche fiscali, un apposito Ufficio centrale di riferimento, cui demandare la

gestione diretta ed esclusiva degli uffici di segreteria delle Commissioni. Detto uf-

ficio centrale interagirà , poi, attraverso gli opportuni raccordi ed i necessari inter-

venti anche con il Consiglio di Presidenza della Giustizia Truibutaria,   organo  di

autogoverno dei giudici tributari.

 

5. Tale impostazione è l'unica che possa concretamente operare la necessaria qua-

lificazione e specializzazione del personale delle Segreterie (definendo piante orga-

niche e procedendo ad adeguata formazione degli addetti ),inviduando nel contem-

po profili professionali in linea con l'insieme delle attività richieste e procedendo ad

una suddivisione di staff e di linee all'interno di ogni singola struttura operativa, da

intendersi questa "ufficio" nel pieno delle sue prerogative e non individuando per il

personale addetto soltanto la si importante, ma certamente non esclusiva attività

di "segretario d'udienza"(lasciando, in altri termini, il restante attratto a dei profili

"generici"  buoni per tutte el esigenze!).

E' di tutta evidenza che ampliando e perfezionando le attività d'impiego del perso-

nale, inserito in un  contesto operativo ben delineato nelle molteplici attività di

autogestione e di funzionamento, le dotazioni organiche potranno rimanere inalte-

rate nel loro attuale numero. Parallelamente potrà prevedersi che il Dirigente della

Commissione Tributaria regionale possa direttamente intervenire nei rapporti ges-

tionali e di personale con la Sezione Staccata di rifierimento (ad es. i distacchi del

personale tra la sede regionale e quella staccata e viceversa non debbono "transi-

tare" dall'Ufficio centrale, ne dispone il direttore di sede); ed infine sembra matura

la possibilità di poter attribuire la qualifica dirigenziale ai direttori delle Commissioni

Provinciali più importanti (ad es. Roma, Milano, Napoli.....), nonchè di vice-dirigente

al referente delle Sezioni Staccate.

 

   ROMA 04.02.2003

 

                                            IL PRESIDENTE DEL COORDINAMENTE DEL PERSONALE

                                                          DELLE COMMISSIONI TRIBUTARIE

                                                                         Enzo Priore

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