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Coordinamento Nazionale del Personale
delle Commissioni Tributarie

Speciale: Commissioni Tributarie

Carissimi colleghi/e,

è con vivo piacere che apprendiamo che le OO.SS. si attrezzano per discutere, e confidiamo, risolvere le annose questioni irrisolte del Personale delle Commissioni Tributarie e dell'Organo Giurisdizionale. Chi ha memoria rammenterà che fin dal 1996 la nostra Associazione si è impegnata in una forte e decisiva battaglia per il riconoscimento dell'indennità giudiziaria, così come negli anni a venire e fino ad oggi si è spesa perchè tutto il personale attualmente in servizio presso le Commissioni Tributarie non venisse in alcun modo considerato lavoratore di serie "B" rispetto ai colleghi delle istituite Agenzia Fiscale.

Da tanto tempo dentro le Commissioni Tributarie esiste una nuova Organizzazione del lavoro e ci siamo fatti carico di indicare percorsi professionali in grado di garantire oltre che un servizio giurisdizionale efficace ed efficiente anche un adeguato ricoscimento professionale per i lavoratori. Molto spesso le nostre proposte, ritenute intelligenti e meritorie, si sono scontrate con una burocrazia che tende a dilatare i tempi delle decisioni in un rimpallo di responsabilità oggi non più accettabili.

I nostro Convegni sono lì a dimostrare che prima di protestare siamo entrati con forza nel merito delle questioni, trovando sempre soluzioni concrete ed alle volte perfino innovative.

Abbiamo chiesto che venisse riconosciuta la nostra peculiare funzione, abbiamo chiesto di ridefinire tutte le aree e con esse i relativi profili, guardando alla figura del Cancelliere, così come indicato nel Codice Civile.

Abbiamo lottato in seno al Parlamento, facendo inserire un emendamento, poi bocciato dal Governo, che prevedeva l'istituzione del ruolo autonomo del personale delle C.T. alle dipendenze del DPF.

E se non bastasse abbiamo financo spinto l'attuale Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria a regolamentare i rapporti tra lo stesso ed il personale di segreteria, onde evitare scivoloni sul campo in un clima di reciproco rispetto e concordia.

Ora, quindi, non ci può che far piacere se il Sindacato prende a cuore queste istanze e se, allo stesso tempo, con forza le trasporta sul tavolo della concertazione e del confronto.

Saremo vigili perchè abbiamo imparato a non firmare deleghe in bianco a nessuno, nemmeno a quei sindacati, va detto, che si sono spesi meglio di altri sul versante del riconoscimento di quanto sopra detto.

Saremo ancora una volta attori del cambiamento perchè chi ci segue e aderisce alla nostra associazione non accetta solo la mera protesta, ma confida in quel lavoro di certosina ricerca delle soluzioni che passa inesorabilmente attraverso la proposta ed il consenso. Saremo ancora lì sul fronte perchè quello che chiediamo è il riconoscimento di un lavoro che in questi anni ha portato il personale tutto a svolgere delicate funzioni e a svolgerle con merito.

 

                                                                                Il Presidente ed il Vicepresidente

                                                                                   Enzo Priore e Massimo Zanetti

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