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Coordinamento Nazionale del Personale
delle Commissioni Tributarie

3° CONGRESSO NAZIONALE DEL C.N.P.C.T.

Il 27 aprile 2002 presso il Lloyd's Baia Hotel di Vietri sul Mare - Salerno - si è tenuto il 3° Congresso Nazionale del Coordinamento Nazionale del Personale delle Commissioni Tributarie, ad aprire i lavori è stato il Presidente del Coordinamento Enzo Priore che ha esordito ringraziando i convenuti ed i relatori al Congresso e sottolineando che la giustizia tributaria ha compiuto ormai il salto di qualità, tanto da poter essere parificata alla giustizia ordinaria ed amministrativa.

Ha evidenziato che l'art. 12 porta soprattutto la firma del Consiglio di Presidenza ed, in particolare, del Presidente Caliendo. A proposito del Consiglio di Presidenza auspica che possa essere istituita l'inaugurazione dell'anno tributario e la chiusura delle Commissioni nella giornata di sabato, alla luce della chiusura degli uffici delle Entrate.

Ha chiesto l'istituzione di un ruolo unico del personale presso il DPF, una formazione obbligatoria e costante fissando un numero annuale di ore minimo destinato a ciò. Il ruolo, ha sottolineato Priore, deve partire proprio dalla diversità di mansioni e di professionalità che distingue il personale delle Commissioni Tributarie dagli altri colleghi del Ministero dell'Economia ed inoltre, l'indennità giudiziaria non deve essere vista come una mera conquista economica, ma come fonte di diversità dagli altri colleghi.

Ha ribadito le differenze esistenti con i Sindacati nazionali, ai quali va riconosciuto il merito di aver favorito la privatizzazione, ma ricordando pure il vecchio vizio del sindacato: la cogestione; mentre il Coordinamento è un movimento di idee dove tutti hanno lo stesso obiettivo e fa da stimolo a chi è delegato a contrattare: il sindacato.

Ha concluso parlando delle Sezioni Staccate, una riforma riuscita, che ha riavvicinato il contribuente all'appello; ha auspicato l'opportunità di stabilire dei criteri nazionali per la figura del Referente (in alcuni casi è sdoppiata tra Responsabile del  Personale e Responsabile dell'attività giurisdizionale) per porre fine al malcostume che il Referente, a seconda del rapporto creato con il Dirigente, possa essere investito di varie deleghe.

Ha terminato "non deve esistere sudditanza, ma solo gerarchia".

Dopo l'intervento di Priore è seguito quello della CTR Sicilia, Dott. Guido Marletta, il quale nel suo intervento, ha evidenziato il successo dell'istituzione delle Sezioni Staccate che, a suo dire, hanno riavvicinato le parti all'appello per ragioni di opportunità e, soprattutto, sono nate senza aggravi di bilancio dello Stato.

In particolare, visto che la Sicilia è l'unica Regione con quattro Sezioni Staccate dalla Regionale ha posto l'accento sui criteri organizzativi e sulla allocazione in locali demaniali di vari plessi delle suddette Sezioni Staccate. Ha sottolineato che alcune Sezioni Staccate hanno più appelli della sede principale e che, malgrado questa discrasia, si procede speditamente e proficuamente.

Dopo il Dott. Marletta è seguita la testimonianza del Generale Prof. Salvatore Gallo il quale si è soffermato di più sugli aspetti tecnici  che conseguiranno all'art. 12, cioè all'allargamento delle competenze delle Commissioni Tributarie.

Ed, in particolare, si è occupato nel suo intervento dei ricorsi doganali che, a suo dire, saranno anche questi finalmente giudicati con terzietà.

Dopo l'intervento dottrinale del Prof. Gallo, la platea ha potuto apprezzare lo spessore giuridico del Dott. Michele Cantillo, fino ad un  paio di mesi fa Presidente della Sezione tributaria della Corte di Cassazione, il quale, per quanto riguarda il problema del personale, parla defilatamente, mentre tiene molto all'aspetto tecnico ed, in particolare, si sofferma sugli atti impugnabili, sul dubbio di costituzionalità, sull'inflazione dei ricorsi che si sta creando alla V Sezione della Suprema Corte di Cassazione. Per il Dott. Cantillo il rimedio a tutta questa problematica è la chiarezza della norma, mentre, per quanto riguarda il problema della Cassazione si deve creare una nuova organizzazione, soprattutto tenendo conto delle nuove problematiche che si vengono a creare con l'allargamento nelle Commissioni Tributarie delle nuove competenze (art.12). A questo punto il moderatore, Antonio Crescione, noto giornalista de "Il Sole 24 Ore", dà la parola al Dott. Antonio Martone, che apre con un plauso al nostro Coordinamento al quale riconosce il merito di aver riavvicinato il personale ai giudici e, di conseguenza, di far vivere più intensamente i problemi che quotidianamente gli ausiliari vivono sulla propria pelle. Inoltre il Dott. Martone insiste sulla centralità del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (C.C.N.L.) e prospetta che la struttura del personale debba rispecchiare la riforma (art. 12); da queste premesse si può e si deve partire con il ruolo unico del personale che a suo dire deve dipendere sempre dal Ministero dell'Economia, all'interno del quale dovrà essere creata un'Autority che vivrà e si finanzierà autonomamente, il Capo della quale dovrà essere  il punto di riferimento più alto sia per i giudici, che per il Personale.

Dopo la relazione del Dott. Martone, è stata la volta del Dott. Antonio Tagliaferri, l'attuale Direttore Centrale dell'Amministrazione delle Risorse, presso il DPF, il quale ha voluto precisare che il personale ha già una sua struttura, il D.Lgs. 107 già preclude una condizione di terzietà; la distinzione del ruolo è già nei fatti.

Secondo il Dott. Tagliaferri si devono creare delle Organizzazioni e delle strutture più flessibili, dei percorsi formativi sulle nuove competenze dell'art. 12 e da qui arrivare ad una indennità della funzione che si possa e si debba ripercuotere pure sulla riforma dell'ordinamento professionale. Ha concluso il suo intervento: "Ci stiamo muovendo come se il ruolo unico ci fosse, quindi perchè mutare qualcosa che funziona se.....funziona!". Successivamente è intervenuto il Dott. Giacomo Caliendo, Presidente del Consiglio della Giustizia Tributaria, il quale ha esordito asserendo che il Coordinamento è un soggetto politico ed ha contribuito a creare una cultura tributaria. Ha fatto un plauso al Governo per l'art. 12 e per la riforma del Consiglio di Presidenza, in particolare per alcuni Giudici tributari, nominati direttamente dal Parlamento.

Ha insistito per il ruolo unico del Personale ed ha ribadito che non è una istanza di parte, ma è il riconoscimento di una diversità che già esiste, per questo bisogna aspettare la modifica della legge n° 300, quindi bisogna creare una struttura e soprattutto occorre formare il personale, così come i giudici.

A questo proposito ha auspicato l'istituzione di un Ufficio del Massimario composto da Giudici e Personale, all'interno del quale vi sia interscambiabilità di ruoli.

Ha concluso dicendo: "La certezza del diritto è fondamentale".

Dopo il Dott: Caliendo è stata la volta del Capo Ufficio Legislativo delle Finanze, Dott. Italo Volpe, il quale ha esordito ribadendo che l'art. 12 è un processo di crescita per tutta la giustizia tributaria.

Il personale deve essere all'altezza e si dovrà prevedere un processo di formazione costante che coinvolga sia i giudici che il personale, così da creare sinergia all'interno della struttura.

Per quanto riguarda la geografia del ruolo del personale, secondo il Dott. Volpe, la dislocazione presso il DPF è la migliore possibile e conclude affermando che è già in atto la diversificazione del ruolo del Personale.

Dopo l'intervento del Dott. Volpe la platea è stata interessata dal contributo fornito dall'attuale Sottosegretario di Stato con delega per la Giustizia Tributaria, On. Maria Teresa Armosino, la quale ha esordito dicendo che si va affermando una cultura della giustizia tributaria e si deve lavorare per far conoscere i vantaggi che si avranno dall'art. 12.

Ha insistito: "Ci vuole terzietà e non vigilanza del potere politico; formazione per la giustizia tributaria a servizio del cittadino".

L'On. Armosino ha poi detto che in passato è stata insoddisfatta per la notifica e per la stesura di sentenze tributarie, ma ha ribadito che la giustizia tributaria deve trovare competitività e qualità, e l'art. 12 è un tassello importante per iniziare questa inversione di marcia.

Per quanto riguarda il problema del personale ha auspicato l'istituzione di un ruolo unico presso il DPF, un ruolo unico che non deve essere acquisito solo giuridicamente, ma anche per capacità e valutazione meritocratica. Ha parlato del riordino della dirigenza; ha concluso: "Il cambiamento passa attraverso gli interessi corporativi, ma si deve prescindere da questi per il bene comune."

Dopo l'intervento del Sottosegretario, il moderatore, Dott. Crescione, ha dato la parola al Vicepresidente del CNPCT, Massimo Zanetti, il quale, nella sua relazione di sintesi si è detto molto soddisfatto sia per il notevole spessore che ha contraddistinto gli interventi di tutti relatori, sia perchè nessuno si è sottratto alle domande ed alle responsabilità che la platea della giustizia tributaria ha rivolto loro: 1) la professionalizzazione di tutto il personale, che è un elemento imprescindibile per un organo giurisdizionale all'altezza dei compiti anche alla luce dell'estensione a tutte le controversie della giurisdizione tributaria (art.12);

2) Il ruolo autonomo del personale delle CT, all'interno del DPF, anche se su questo punto il CPGT, pur giudicandolo necessario ed improcrastinabile, ne distingue la successiva allocazione.

Zanetti ha fatto, infine, notare che il III Congresso del CNPCT ha messo sul tappeto tutte le principali problematiche ed il nostro Coordinamento ha speso nel miglior modo possibile la fiducia che gli oltre 2000 iscritti ci hanno dato fino ad oggi.

"Siamo a vostra disposizione come Coordinamento, auguri di buon lavoro ed appuntamento al IV Congresso CNPCT".

 

 

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