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Coordinamento Nazionale del Personale
delle Commissioni Tributarie

COMUNICATO DEL 1 MARZO 2018

Commissioni Tributarie : i tempi sono questi con il nuovo contratto prospettive lavorative al ribasso!

Nell’ultimo comunicato abbiamo parlato della metamorfosi delle CC.TT. in virtù delle proposte di legge arrivati dai vari attori della giustizia tributaria e mai recepite dagli organi politici che poi li avrebbero dovute inserire con qualche norma nel modus operandi lavorativo delle Segreterie delle CC.TT. Abbiamo sempre fatto presente nei nostri comunicati e nei nostri confronti pubblici(Convegni etc.) che il mondo delle CC.TT vive una situazione diversa rispetto ai colleghi sia delle Agenzie che del Mef , tutti lo sappiamo ma nessuno lo ammette. E’ cronaca di questi giorni che è stato finalmente firmato il nuovo contratto che non và incontro alle esigenze dei dipendenti pubblici (percorsi di carriera e tutele legislative) , ma esaspera in un certo qual modo ancor di più quelle norme messe in campo dal vecchio contratto( più conosciuto come la Brunetta). Ma c’è di più oltre a rendere più difficili la fruizione sia della 104 che della malattia etc. la cosa grave è che scompaiono una serie di norme relative ai diritti di informazione a livello di RSU e per le Organizzazioni Sindacali a livello territoriale , che potevano attivare , già a livello periferico, un confronto ed una concertazione congiunta. L’Amministrazione potrà ricorrere ad atti unilaterali motivati dopo aver esperito tutte le procedure negoziali e nel rispetto della correttezza delle parti , per un periodo di tempo che sarà definito dal contratto collettivo e limitatamente al perdurare delle trattative. Questi sono alcuni punti controversi del nuovo Contratto oltre la reintroduzione della “pagella lavorativa” la cui redazione è affidata al Dirigente competente della struttura. Il nostro Movimento ha sempre rivendicato due per le CC.TT. :la particolarità del lavoro e la terzietà del lavoro stesso delle Segreterie, un Tribunale Tributario (queste sono le CC.TT.) non può essere collocato all’interno di una delle parti che partecipano al processo poiché vi è uno squilibrio a favore di una parte nei confronti dell’altra parte . E’ bene che nei decreti attuativi di questo contratto vi fosse una norma di salvaguardia per questi due principi : particolarità e terzietà ed una volta per sempre si facesse la tanto attesa riforma di vedere le CC.TT. ,come novellano le norme del Contenzioso Tributario all’interno della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha la sorveglianza sulle CC.TT. Per riallacciarci al nuovo Contratto c’è da dire che non ha previsto lo svuotamento della prima Area con colleghi che attendono questa riforma da anni e che svolgono da sempre mansioni superiori , ci chiediamo il motivo per cui questi lavoratori debbano continuare a restare in un’area che in altri Ministeri è stata abolita. L’annosa questione del passaggio tra le aree ,anche in questo caso , il nuovo contratto ha confermato la “Brunetta” ovvero si può transitare da un’area ad un’altra con le vecchie modalità , mentre per gli “interni” è prevista la procedura di riqualificazione all’interno delle aree . Sempre per quanto riguarda i concorsi interni tra un paio di mesi vedremo come andrà a finire con “i vecchi idonei” delle CC.TT. ,per la cronaca ne sono rimasti solo 40 fuori dalla procedura di riqualificazione per la terza area. Quello abbiamo ribadito in questo comunicato si può materializzare soltanto affermando la propria identità che vuole affermare un quotidiano lavorativo che intriso di terzità e che deve avere una collocazione diversa dal Mef : il Contributo Unificato , il Processo Tributario Telematico , la Sospensione giudiziale sono tutti procedimenti conosciuti solo da chi lavora all’interno delle Segreterie delle CC.TT.. In tutti questi anni abbiamo dato informazioni , organizzato confronti con gli altri attori della Giustizia Tributaria, abbiamo anche sbagliato ma c’è sempre stata la coerenza e l’orgoglio di voler migliorare il lavoro delle Segreterie delle CC.TT. Quando abbiamo iniziato anni fa è stato come il varo di una nave , non si conosceva né la forma né la dimensione, oggi siamo ancora qui, intatta è l’emozione e l’urgenza di dare spazio e voce ai lavoratori delle CC.TT. ,con una riflessione di fondo inutile domandare di più alla politica ed al governo se non siamo pronti a cambiare noi stessi ed a rimetterci in marcia tutti insieme.
                                                                   L’Ufficio Stampa del CNPCT

 

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