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Coordinamento Nazionale del Personale
delle Commissioni Tributarie

CTP E CTR : è il momento del Processo Tributario Telematico!!!!!

 

 

Commissioni Tributarie : è il momento del Processo Tributario Telematico e delle Indennità !

Cari amici che ci seguite sempre numerosi, facciamo il punto delle testimonianze che vengono da chi si occupa, per lavoro e per passione, di giustizia tributaria all’interno di un Ufficio di Segreteria, evidenziando le criticità e le evoluzioni lavorative del personale delle CC.TT.
Abbiamo letto negli ultimi tempi i pareri ,anche piuttosto interessanti, sul processo tributario telematico. Detto che molte cose le condividiamo e quindi non andremo a ribadirle né tantomeno a duplicare le interessanti argomentazioni di qualche O.S., vorremmo, invece, ampliare la chiave di lettura su questo argomento.
In primis pensiamo che lo strumento del processo telematico sia il futuro della giustizia, e non solo tributaria ; ogni nuova attività lavorativa comporta i suoi affanni iniziali e, quindi, è da affrontare con approccio ottimista, perché ad un inizio stentato, seguirà l’apprezzamento degli indubbi vantaggi della nuova procedura che diventerà familiare, automatica e, sicuramente, in qualche sua parte, perfettibile.
Prima di addentrarci nei meandri del P.T.T. è bene ribadire che ogni novità lavorativa dovrebbe essere accompagnata da una formazione, dove si tracciano le linee guida e dove si forma l’operatore per affrontare al meglio questa epocale riforma. Dicevamo prima che qualcuno ha ben analizzato la struttura e l’operatività del P.T.T. noi ci limitiamo a sottolineare che la digitalizzazione della scansione e firma digitale dei ricorsi deve essere attuata in conformità a quanto previsto dal dettato normativo D.M.163/13, art.9, dove si specifica che il ricorso si qualifica come telematico solo se viene notificato alle PEC dell’Ente impositore.
Se il ricorso è cartaceo, la digitalizzazione richiesta per il raggiungimento degli obiettivi 2017, ad opera del front-office o del segretario, non rispecchia quanto indicato dalla norma e dalla circolare 1/16 del Capo Dipartimento che, in ossequio a quanto previsto nel 2015, nelle specifiche tecniche, ha previsto l’obbligo di digitalizzazione solo se l’atto è informato in A 4, libero da rilegature e con pagine numerate.
Tutto questo avvantaggia l’Ente impositore, nei confronti dell’altro attore (il contribuente) che vede ridotte le sue armi difensive. Altro problema sono i supporti (come scanner etc.) è opportuno che vengano forniti al più presto nell’interesse delle parti del processo. Ultima annotazione sul P.T.T. sulla home page Sigit di ciascun Segretario sono visibili non solo i documenti e gli atti pervenuti telematicamente relativi alla sua sezione ma tutti gli atti telematici che arrivano ogni giorno in ufficio, con la conseguenza che ciascun segretario, dove non è indicata la sezione, deve aprire il documento e verificare a quale sezione lo stesso è stato assegnato.
Questa operazione può essere eseguita o aprendo il Sigit su altra postazione, e quindi lavorando con due sistemi aperti, oppure prendendo nota della ricevuta telematica e interrogando la stessa su altra maschera.
Ultimamente, in questo variegato e proficuo tempo di comunicati sindacali e non, ci ha colpito un titolo, “il Fua non può essere un bancomat” . E’ vero, poiché il Fua è un pezzo del salario che ognuno di noi mette a disposizione e con tutti questi pezzi si forma un mosaico chiamato Fondo Unico di Amministrazione destinato a tutti i dipendenti del Mef che hanno contribuito a formarlo e, quindi, non può essere gestito per colmare “lacune finanziarie” vedi le varie indennità o progressioni economiche. Le risorse si possono trovare, soprattutto per le CC.TT. nel C.U., dove non si capisce né come viene suddiviso il C.U., per ogni Commissione( le virtuose sono solo un aggettivo…), né quanto realmente questo Contributo incassa.
In altre parole, non è possibile che le Commissioni di grandi dimensioni debbano “ sovvenzionare le piccole”: una Segreteria che “lavora” 100 ricorsi l’anno sicuramente arriverà alla meta, divenendo “ virtuosa”, cosà ardua, se non impossibile, per chi, fatte le debite proporzioni, sopporta un carico di lavoro annuo di oltre 20000 ricorsi.
Le risorse provenienti dal C.U. sono tali da consentire anche un adeguato indennizzo alle varie posizioni organizzative, dal Direttore in giù .
Tra le varie indennità, per ricollegarci al Telematico, vi è quella per il personale addetto al Front Office ma non l’indennità per i segretari di sezione, in questo momento, i più esposti a validare ed a controllare i ricorsi , “giudicati telematicamente” dagli attori del processo.
Prima di concludere il comunicato vogliamo ribadire due cose : valorizzare tutti gli idonei del Mef, per quanto riguarda le CC.TT. ne sono rimasti appena 40 per una procedura interna ante Brunetta , ed eliminare la prima area ( area A) come già avviene anche nelle agenzie.
Seguirà, a breve, un comunicato sulla stabilizzazione e pubblicheremo la brochure del nostro prossimo Convegno.
RIPRENDIAMOCI IL PRESENTE PER UN FUTURO MIGLIORE
                                                                           L’Ufficio stampa del CNPCT

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