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Coordinamento Nazionale del Personale
delle Commissioni Tributarie

CNPCT PARLANO DI NOI ITALIA OGGI E IL SOLE 24ORE

In febbraio dovrebbe vedere la luce il dm, che ha già avuto l'ok del Consiglio di stato
Processi telematici entro l'anno
Sperimentazione dalle commissioni di Lazio e Umbria

DI VALERIO STROPPA
I1 processo tributario telematico (Ptt) partirà entro l'anno.  La sperimentazione 
riguarderà Ctp e Ctr di due regioni, Lazio e Umbria, per poter poi essere estesa gradualmente nel resto d'Italia. Dopo l'ok del Consiglio di Stato, il regolamento attuativo del Ptt è stato inviato alla Corte dei conti per la registrazione e si avvia alla pubblicazione in G. U. Entro il mese di febbraio, quindi, dovrebbe vedere la luce il dm previsto dall'articolo 39, comma 8 del dl n. 98/2011, che disciplina l'uso degli strumenti telematici nell'ambito del processo tributario. Un iter che finora si è rivelato piuttosto travagliato, dal momento che il Mef ha dovuto preventivamente confrontarsi con l'Agenzia per l'Italia digitale, il Garante privacy e il Cpgt. E nel frattempo due cambi di governo hanno rallentato ulteriormente l'emanazione del decreto (che sarebbe dovuta avvenire entro la fine del 2011). Ma una volta adottato il regolamento, a quel punto non dovrebbero sorgere più intoppi: i provvedimenti direttoriali mancanti potranno essere predisposti a livello amministrativo, senza la necessità dell'intervento politico. Per questo motivo Fiorenzo Sirianni, direttore giustizia tributaria del Dipartimento delle finanze, nel corso del convegno Cnpct di Reggio Calabria svoltosi nelle scorse settimane ha ipotizzato a dopo l'estate il debutto del Ptt. «Gli sforzi profusi per la digitalizzazione del contenzioso tributario stanno arrivando al traguardo», spiega Sirianni, «presto sarà possibile depositare telematicaménte presso le commissioni i ricorsi e gli altri atti processuali, con una spending review di tempo e di costi molto importante». Il dirigente ha evidenziato che l'implementazione delle comunicazioni alle parti tramite Pec (entrata a regime in tutta Italia nel 2012) «ha prodotto nel
solo 2013 un risparmio di oltre 6 milioni di euro, cioè il costo delle raccomandate per 1,3 milioni di notifiche che prima restavano a carico delle casse pubbliche». Il regolamento attuativo del Ptt prevede che il rito telematico non sarà obbligatorio, bensì una facoltà a disposizione delle parti. Una volta operata la scelta, tuttavia, il contribuente non potrà cambiare idea: la forma del processo («tradizionale» o telematica) dovrà essere mantenuta fino al giudizio di appello, salvo particolari problematiche tecniche legate al cambio di difensore (si veda Italia0ggi del 15 agosto 2013).
 

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                                      PERSONALE DELLE COMMISSIONI

                                                 NELLA BUFERA


Il passaggio della Direzione giustizia tributaria dal Dipartimento delle finanze al Dipartimento amministrazione ge¬nerale (Dag) del ministero dell'economia non piace al personale amministrativo di Ctp e Ctr. La modifica varata con il dl n. 87/2012 è operativa già dallo scorso 27 giugno, ma il Coordinamento nazionale personale delle commissioni tribu¬tarie non sta a guardare. E anzi rilancia con un progetto di riforma delle segreterie già presentato alla VI commissione della ,camera ai fini di un possibile recepimento nell'ambito del ddl recante la delega fiscale, nonché inoltrato al sottosegretario Vieri Ceriani.
«Il governo ha deciso che il personale delle commissioni tributarie passerà al Dag», spiega il presidente del Cnpct, Enzo Priore, «cioè 2 mila impiegati che da sempre hanno lavorato. investito e si sono dedicati alla giustizia tributaria da un giorno all'altro devono cancellare il passato, le conquiste, la loro storia e passare in una struttura che non ha niente dí peculiare e di simile con la giustizia tributaria». Ben più logico sarebbe, secondo Priore, che le funzioni di amministra-zione del personale e delle risorse degli uffici di segreteria di Ctp e Ctr «fossero assegnate al ministero della giustizia o, in subordine, a un'apposita agenzia autonoma e indipendente (l'Agenzia della giustizia tributaria), cui attribuire anche analoghe funzione per quanto riguarda il garante del contribuente ed i relativi uffici».
Tra gli obiettivi della proposta di riforma presentata dal Cnpct c'è un generale riordino dello stato giuridico, delle competenze e del funzionamento delle segreterie, sul modello di quelle dei Tar (anche dal punto di vista del trattamento economico dei dipendenti), oltre all'adeguamento delle dotazioni organiche. «Ci chiediamo perché smembrare una giustizia che incassa, condanna o assolve in tre anni e contribuisce alla lotta all'evasione, oltre a sovvenzionarsi da sola attraverso il contributo unificato», chiude Priore.
L'Associazioni magistrati tributari, nel frattempo, auspica che il trasferimento della Direzione giustizia tributaria guidata da Fiorenzo Sirianni dal Df al Dag possa segnare un punto di svolta nel rapporto con gli organi politici del Mef. «Auspichiamo che tale passaggio servirà a riprendere un dialogo che oggi, nonostante i nostri molteplici tentativi, è purtroppo fermo a zero», osserva Ennio Attilio Sepe, presidente Amt.
                                                                                

                                                                                        Valerio Stroppa
 

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                                   BUROCRAZIA TRIBUTARIA

                                             Ricorsi nel caos
                                        senza regole compi
                                      a tutte le commissioni


DI VALERIO STROPPA
Commissioni tributarie in ordine sparso sul numero di copie degli atti e degli allega.ti da depositare nelle segreterie in sede di contenzioso. Dopo l'articolo pubblicato', ieri da ItaliaOggi, a seguito della denuncia dell'ITneat (avvocati tributaristi), numerosi professionisti e anche alcuni giudici tributari hanno segnalai o altri casi di disomogeneità sul territorio nazionale. E all'interno della categoria si è innescato un vero e proprio dibattito sui possibili rimedi. Secondo Vincenzo Priore, presidente del Cnpct (Coordinamento nazionale personale commissioni tributarie), «non c'è nessuna violazione della legge. Alcune commissioni invitano le parti a depositare un maggior numero di copie degli atti solo in un'ottica di maggiore efficienza. La verità è che i tagli della spending review sono stati pesanti e le segreterie cercano di economizzare le poche risorse a disposizione, anche in termini di fotocopie e cancelleria. Sarebbe però opportuno avere delle regole uniformi sotto il profilo organizzativo». Si segnala peraltro che il Cpgt è intervenuto in più occasioni sul rapporto tra giudici tributari e personale amministrativo, da ultimo con la risoluzione n. 6/2013. Ma Daniela Gobbi, ex presidente Cpgt e neo-segretario generale dell'Associazione magistrati tributari, sottolinea che «per garantire efficacia alle disposizioni dell' organo di autogoverno, occorrerebbe attivare un sistema di controllo successivo, sia pure a campione, al fine di evitare situazioni come quelle segnalate.

 

 

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