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Coordinamento Nazionale del Personale
delle Commissioni Tributarie

RELAZIONE DELL'XI CONGRESSO

XI CONGRESSO NAZIONALE
DEL PERSONALE DELLE COMMISSIONI TRIBUTARIE


Coscienti che in questo momento storico, non certo facile, anche parlare di fisco e di dipendenti pubblici diventa difficile, ma consapevoli che proprio nei momenti di crisi sia fondamentale assumersi la responsabilità di informare e fare proposte e con il fine di promuovere una riflessione e un confronto che permetta anche un cambiamento se necessario, il Personale delle Commissioni Tributarie di tutta Italia si è riunito, sabato 1° dicembre 2012 a Firenze, per celebrare il suo XI Congresso nazionale.
Il tema del Congresso "Per una Giustizia Tributaria sempre più efficiente ed attuale", ha offerto subito un nutrito contributo per una discussione che pone sul tavolo argomenti che lasciano percepire l'esigenza di andare verso qualcosa di nuovo. È emerso infatti un certo disagio d'identità nel quale ancora versano le Commissioni tributarie che, a 40 anni dall'essere passate da organi ibridi di "amministrazione attiva", cui era demandata "la risoluzione in via amministrativa" delle controversie tributarie, ad organi di giustizia con chiara affermazione della loro natura giurisdizionale, ancora non riescono ad ottenere questo riconoscimento a pieno titolo.
Unanime è stata la richiesta di riconoscere definitivamente la Giustizia Tributaria come quarta giurisdizione, al pari delle altre tre: ordinaria, amministrativa e contabile.
Il Congresso è iniziato con i saluti delle autorità e degli ordini professionali, questi ultimi particolarmente sensibili alla necessità della terzietà delle Commissioni Tributarie. Tutti hanno elogiato il personale amministrativo delle Commissioni per la preparazione e l’efficienza che dimostrano nel loro lavoro quotidiano.
La relazione di apertura è stata affidata al Dr. Enzo Priore, Presidente del CNPCT, che ha posto all’attenzione la necessità di istituire un ruolo unico per il personale delle Commissioni, per salvaguardarne la professionalità e la competenza, ed ha concluso auspicandosi per il futuro la nascita dell’Agenzia della Giustizia Tributaria.
È stato poi il momento del Dr. Gaetano Santamaria, Presidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, con la relazione “Incompatibilità dei giudici tributari e ruolo unico”.
I lavori sono andati avanti con la relazione dell’On Prof. Maurizio Leo “Come cambiano le Commissioni Tributarie se cambiano Province e Regioni?”, la cui esposizione ha evidenziato la difficoltà di accorpare le Commissioni in base al nuovo assetto delle Province.
Altro aspetto importante è stato affrontato dal Direttore Giustizia Tributaria Mef, Dr. Fiorenzo Sirianni “La Giustizia Tributaria verso l’informatizzazione. Specializzazione degli addetti alle Segreterie”, che ha messo in risalto le innovazioni apportate negli ultimi anni tipo scansione di tutte le sentenze, l’invio delle comunicazioni tramite PEC, appuntamenti on line e contributo unificato, innovazioni che hanno permesso all’Amministrazione di risparmiare ed offrire un servizio migliore agli utenti. Prossimamente un ulteriore tassello sarà aggiunto con la partenza del processo tributario telematico, attraverso il fascicolo informatico e le firme digitali.
Il Prof. Lorenzo Del Federico, parlando di “Autonomia del Giudice Tributario e ruolo delle Segreterie delle Commissioni”, ha evidenziato tra le altre cose l’opportunità della terzietà delle Commissioni rispetto alle parti in contezioso e la necessità di potenziare la figura del garante del contribuente.
L’Avv. Daniela Gobbi, Presidente della Formazione del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, “Formazione “permanente” del Giudice Tributario” ha esposto la necessità della formazione del giudice.
Il Sen. Giacomo Caliendo con “Equità e processo tributario: riflessioni”, ha evidenziato che non è compito del giudice essere equo, tale compito spetta al legislatore, il giudice deve essere giusto; ha inoltre evidenziato la necessità di un ruolo unico delle Commissioni Tributarie e di avere una dirigenza propria, il tutto attraverso una Direzione della Giustizia Tributaria esterna al Mef. Ribadendo infine il suo no al giudice monocratico ha proposto l’istituzione dei Tribunali Tributari e delle Corti di Appello Tributarie.
Il Sen. Giorgio Benvenuto, con “Il Personale delle Commissioni Ruolo da salvaguardare”, ha sottolineato l’opportunità di valorizzare il personale amministrativo e ha posto la questione del danno che provoca l’inglobamento del Ministero delle Finanze nel Ministero dell’Economia. Anche il Sen. Benvenuto evidenzia la necessità della terzietà.
Il Dr. Ennio Sepe, con“Prospettive di riforma del Contenzioso Tributario”, ha spiegato come la giustizia tributaria sia una tradizione in Italia, nel 2014 si festeggerà il 150° anniversario, e ha stigmatizzato il poco interesse da parte del Mef verso quest’organo giudiziario.
L’On Alberto Fluvi, con“Sarà mai possibile il riconoscimento costituzionale della Giustizia Tributaria?”, ha posto l’accento sul ruolo istituzionale che ha la giustizia tributaria e della legittima aspettativa di essere equiparata definitivamente in tutto e per tutto alle altre giustizie. Ha concluso ribadendo la necessita della terzietà e che le Commissioni siano fuori dal Mef.
Il Prof. Gianfranco Ferranti, Capo dipartimento Scienze Tributarie della Scuola Superiore Economia e Finanze, “L’impatto del contributo unificato nell’attività delle segreterie delle Commissioni”.
La relazione del Prof. Roberto Cordeiro Guerra “Mediazione ed istituti deflattivi sono sufficienti per ridurre il Contenzioso?” ha messo in evidenza come la mediazione non sia effettuata da soggetto terzo, mentre per quanto riguarda la tempistica del processo rientra nei tempi richiesti. Per la deflazione del processo sarebbe opportuno accertare durante l’anno per stabilire a priori quanto va dichiarato e non dopo incentivando la litigiosità.


Le conclusioni sono state affidate al Sen. Roberto Centaro che ha evidenziato come ormai a fine legislatura si è perso nuovamente l’occasione per mettere in essere quelle riforme della Giustizia Tributaria che si rendono necessarie per darle il giusto riconoscimento.
Per riassumere i temi più importanti emersi dal Congresso sono innanzitutto le legittime aspirazioni del Personale delle segreterie alla definizione
di un proprio ruolo, giustamente calibrato sulla specificità delle
funzioni di supporto alla giurisdizione tributaria.
La situazione è sintetizzata perfettamente dal Dr. Bruno Capurso ex Presidente della CTR Toscana, in una nota inviataci in occasione del Congresso, “una cosa è il rapporto che lega il Personale all'Amministrazione di appartenenza con le sue innegabili implicazioni di esserne dipendente e di svolgere un servizio per
l'organizzazione amministrativa in senso stretto (direzione del personale, stipendio, permessi, ferie, ecc.) altra cosa è la funzione che il Personale è chiamato ad assolvere in qualità di supporto alla giurisdizione tributaria.
Questa seconda funzione viene in evidenza allorquando il Personale compie attività di ufficio per le segreterie delle Commissioni (registrazione di processi, organizzazione delle udienze, avvisi alle parti, rilascio di copie, ecc.) o fa assistenza al Collegio in udienza (adempimenti di udienza, controlli vari, verbalizzazione, ecc.); tutte le volte, cioé, che esercita un'attività che non può essere confusa ed assimilata all'attività meramente amministrativa ma riveste il carattere di attività "giudiziaria" dalla quale si distingue perché è strettamente integrata con l'esercizio della giurisdizione fungendone
da indispensabile supporto. Su questo terreno e con questa visione
delle proprie funzioni il Personale delle segreterie può legittimamente
rivendicare una propria identità distinta da quella del Personale
amministrativo in funzione del ruolo diverso e specifico che svolge.”
Altro tema trasversale è la necessità della terzietà della Giustizia Tributaria e la necessita di darle il giusto riconoscimento come quarta giurisdizione.
Ultimo tema anch’esso evidenziato più volte nel corso del Congresso è la capacità del Personale di essere efficiente e di rispondere sempre positivamente alle innovazioni di volta in volta introdotte una volta tanto la burocrazia dà sostanza e continuità al lavoro dei giudici e questo indipendentemente dalla collocazione (Mef, Agenzia della Giustizia Tributaria ecc.)

 


                                                            L’UFFICIO STAMPA DEL C.N.P.C.T
 

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