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Coordinamento Nazionale del Personale
delle Commissioni Tributarie

PROGETTO DI RIFORMA

Il progetto tributario è ancora oggi un progetto minore, come risulta chiaramente dal D.Lgs. 31.12.1992, numero 545, che si occupa frammentariamente ed in modo inadeguato dell'ordinamento delle Commissioni Tributarie e dell'organizzazione degli uffici e dei servizi amministrativi.

Basti pensare alla composizione ed ai criteri del funzionamento delle Commissioni, allo status dei giudici tributari, tutti onorari (con ciò ne consegue sotto i diversi profili), alla mancanza di un vero e proprio ruolo delle segreterie rispetto al Ministero dell'economia e delle finanze, alla vaga imparzialità dei giudici, stanti le specifiche categorie di usuale provenienza e la inadeguata professionalità ecc.

Il vero modo è quello della corretta identificazione dell'apparato amministrativo di riferimento dei giudici tributari e del personale di segreteria.

Come è noto il D.P.R. 30/03/2008, n.43, contenete il Regolamento di riorganizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze, ha previsto l'istituzione della Direzione della giustizia tributaria all'interno del Dipartimento delle finanze.

 La Direzione si articola in sette uffici dirigenziali non generali e provvede alla gestione ed al funzionamento dei servizi relativi alla giustizia tributaria svolgendo le seguenti funzioni: a) provvede alla gestione automatizzata delle attività degli uffici di segreteria degli organi della giurisdizione tributaria e delle rilevazioni statistiche sull'andamento dei processi, comprese la formazione e la tenuta dei ruoli, nonchè sul valore economico delle controversie avviate e definite; b)cura la gestione dell'Ufficio del massimario, nonchè la rilevazione e l'esame delle questioni di rilevante interesse o di ricorrente frequenza nelle controversie pendenti dinnanzi agli organi di giuristizione tributaria sulla base di segnalazioni periodiche dei presidenti degli stessi; c) analizza la giurisprudenza in materia tributaria e fiscale, evidenziando i casi in cui non vi sia un univoco orientamento giurisdizionale; d) provvede all'amministrazione del personale e delle risorse degli uffici di segreteria degli organi della giurisdizione tributaria, inclusi i 19 uffici dirigenziali non generali relativi alle segreterie delle Commissioni Tributarie e del Consiglio di Presidenza della giustizia tributaria.

Quantomeno questa ultima competenza dovrebbe essere stralciata ed assegnata al Ministero della Giustizia o, in subordine ad un' apposita agenzia autonoma ed indipendente ( l'Agenzia della Giustizia Tributaria), cui attribuire anche analoghe funzione per quanto riguarda il garante del contribuente ed i relativi uffici.

In questa sede si prescinde dalle scelte di fondo in favore della devoluzione delle competenze di che trattasi al Ministero della Giustizia o dell'istituzione dell'apposita Agenzia della Giustizia Tributaria.

Limitatamente a quanto riguarda le segreterie delle Commissioni sembrerebbe opportuno dedicare loro una qualche attenzione nell'ormai imminente legge delega di riforma, prevedendo i seguenti principi e criteri direttivi:

-a) raccordo tra la revisione ed il riordino dell giurisdizione tributaria e del Consiglio di Presidenza della giustizia tributaria e l'intervento sulle segreterie delle Commissioni Tributarie e sul loro personale;

-b) revisione e riordino dello stato giuridico, delle competeze e del funzionamento delle segreterie delle Commissioni Tributarie, e dei ruoli del relativo personale, in base al modello delle segreterie dei Tribunali Amministrativi Regionali, nei limiti di quanto compatibile con la prioritaria revisione ed il riordino della giurisdizione tributaria;

-c) rafforzamento dei requisiti di buon andamento, imparzialità, autonomia e professionalità delle segreterie delle Commissioni Tributarie e del relativo personale;

-d) adeguamento della dotazione organica delle segreterie delle Commissioni Tributarie, in modo tale da assicurare il tempestivo e corretto espletamento del carico del lavoro, nonchè lo svolgimento di forme di controllo ispettivo mediante personale appartente alla stessa dotazione organica;

-e) introduzione di meccanismi di mobilità verso il ruolo delle segreterie delle Commissioni Tributarie di dipendenti provenienti dai ruoli della pubblica amministrazione;

-f) piena uniformità di trattamento economico tra il personale delle segreterie delle Commissioni Tributarie e quello delle segreterie dei Tribunali Amministrativi Regionali, sotto tutti i profili, sia della retribuzione ordinaria sia delle componenti straordinarie, delle indennità e simili. 

                                                                     PRESIDENTE NAZIONALE

                                                                     COORDINAMENTO DELLE

                                                                    COMMISSIONI TRIBUTARIE

                                                                                  (Enzo Priore)

                                                           

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