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Coordinamento Nazionale del Personale
delle Commissioni Tributarie

LETTERA AL PRESEDENTE DEL CONSIGLIO DI PRESIDENZA

Preg.ssimo Presidente
è della scorsa settimana la pubblicazione della risoluzione n. 2 del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria dove si evidenzia il problema della doppia dirigenza nell’ambito della struttura organizzativa delle Commissioni Tributarie.
La delibera n. 2 del Consiglio di Presidenza conseguente alla relazione del Dr. Chindemi interpreta vari articoli del 545/92 palesemente a favore dell’anima giurisdizionale che vive all’interno delle Commissioni Tributarie, ovvero il Presidente, e penalizza in modo evidente la funzione amministrativa ed in particolare quello che gerarchicamente ha la responsabilità della struttura ovvero il Direttore.
Questo esproprio di funzioni è in particolare novellato nell’art. 15 dal Relatore il quale interpreta l’articolo a favore del Presidente della Commissione mentre relega il Direttore e di conseguenza il Personale ad una mera attività “servente” nei confronti dei giudici.
Gentile Presidente abbiamo parlato di interpretazione, ma la delibera del Consiglio si spinge ancora più in la’ ovvero parla del fatto che “il potere gestionale” va riconosciuto solo ai Presidenti delle Commissioni, mentre il Direttore ha solo la responsabilità “sull’organizzazione tecnica del lavoro degli uffici di segreteria”.
Dopo questa disamina del procedimento ci chiediamo a cosa servono strutture gerarchicamente costituite e riconosciute dal legislatore come il Dipartimento delle Finanze, come la Direzione della Giustizia Tributaria in cui il Personale delle Commissioni Tributarie è incardinato.
Perché il Consiglio dei Ministri (art. 21) che esercita l’alta sorveglianza sul funzionamento della Giustizia Tributaria non ha mai deliberato né tantomeno legiferato sull’argomento, lasciando al buonsenso di entrambe l anime della giustizia tributaria, quella giurisdizionale e quella amministrativa di convivere e collaborare.
Non si capisce, gentile Presidente, perché la sinergia che c’era stata fino adesso e per tanti anni aveva funzionato, è stata rimessa in discussione con questa risoluzione, e di conseguenza i rapporti fra i vari attori delle Commissioni Tributarie ne risentiranno e probabilmente si incattiviranno.
Quindi a tal proposito chiediamo un Suo onorevole ed autorevole intervento, affinché la questione non degeneri, e si ricomponga con lo spirito di collaborazione che c’è sempre stato fermo restando che non può essere disconosciuta l’autonomia di indipendenza del Presidente nell’attività giurisdizionale,nel frattempo Le invio i miei più sinceri saluti. 

                                                                                Il Presidente del 
                                                                         Coordinamento Nazionale 
                                                                             del Personale delle 
                                                                           Commissioni Tributarie 
                                                                                     Enzo Priore
 

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