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Coordinamento Nazionale del Personale
delle Commissioni Tributarie

NUOVO REGOLAM. DI RIORGANIZZAZIONE DEL MINISTERO

Il Consiglio dei Ministri nella seduta di venerdi’ scorso al fine di evitare ogni interruzione dell’attivita’ amministrativa e per garantire il completamento delle principali iniziative intraprese durante le fasi di crisi, ha dunque approvato il nuovo regolamento per la riorganizzazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, considerato altresi’ che sul contenuto dello stesso  si erano espressi favorevolmente il Consiglio di Stato e le Commissioni parlamentari.

Cari colleghi, esprimiamo il nostro parere osservando innanzitutto che l’istituzione del Dipartimento delle Finanze, nell’ambito del quale viene inserita la Direzione della giustizia tributaria (si noti il termine “giustizia” rispetto al sempre utilizzato in precedenza termine “contenzioso”, il che denota anche in termini letterali un piccolo salto di qualita’) va indubbiamente accolta con una certa soddisfazione. Abbiamo sempre detto che l’allocazione delle Segreterie delle Commissioni tributarie “schiacciate” e “parcellizzate” all’interno dell’UAR del Dipartimento per le Politiche Fiscali costituiva comunque un freno per il buon andamento  dell’attivita’ istituzionale non tanto per cattiva volonta’ dell’Ufficio centrale stesso  quanto per l’obiettiva estrema varieta’ dei compiti ad esso attribuiti, per cui occorre rimanere coerenti con noi stessi rispettando e confermando l’onesta’ intellettuale che ci ha sempre contraddistinti nell’esprimere gradimento e prudenza per la soluzione finale adottata.

La neo Direzione della giustizia tributaria, cosi’ come prevista ed articolata va nel senso da sempre auspicato: un ufficio centrale ideato e congegnato “solo per noi” in grado di comprendere, affrontare e risolvere le problematiche legate all’attivita’ complessiva delle Commissioni tributarie che, in stretto contatto e sinergia con l’attivita’ giurisdizionale, rappresenta un unicum assoluto nell’ambito delle strutture amministrative esistenti.
Certamente non facciamo del facile e gratuito ottimismo; parliamo solo sulla base dei documenti esistenti, come prima impressione; occorrera’ indubbiamente vedere come in pratica il progetto si sviluppera’, le professionalita’ che verranno utilizzate nelle posizioni di vertice e di direzione e come concretamente sara’ posta mano alla riorganizzazione prevista che non deve arrecare  alcuna modifica in peius rispetto all’attuale ordinamento per il personale (leggasi trattamento accessorio, indennita’ giudiziaria, compensi incentivanti, fondo di previdenza…).

Per procedere in questa direzione il Coordinamento come sempre fara’ la sua parte stando con gli occhi ben aperti, collaborando ed intervenendo a tutto campo con le OO. SS. che vorranno sinceramente partecipare al buon esito della riforma in favore degli interessi della Categoria e di tutti gli Utenti dei servizi.

Per adesso sottolineamo che accanto a competenze prettamente tecniche quali quelle inerenti alla gestione del massimario e allo scambio di informazioni tra l’unita’ centrale e quelle periferiche per assicurare un andamento omogeneo al funzionamento dell’intero settore, risulta la previsione che la Direzione Centrale provvedera’ “all’amministrazione del personale e delle risorse degli uffici di segreteria degli organi della giurisdizione tributaria e del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria”; ebbene ci sembra senz’altro questo l’aspetto principale dell’intero apparato del regolamento che ci riguarda, sul quale punto molto si è detto nel recente passato (anche a sproposito!). Tale risultanza qualifica da sola il parere (positivo) che esprimiamo sul provvedimento appena approvato, che lascia intatta, tra l’altro, la possibilita’ di raggiungere infine il risultato finale prefissoci, quello ossia dell’adozione del ruolo unico del Personale delle Commissioni Tributarie.

Quale ultima considerazione di prima impressione sul regolamento, rileviamo che la Direzione della giustizia tributaria si articolera’ in 7 uffici dirigenziali non generali, il che conferma, come gia’ trapelato, il sostanziale ridimensionamento dell’attuale struttura che fa capo all’UAR. Da parte nostra possiamo sinceramente auspicare che le migliori professionalita’ cola’ esistenti e che si sono sempre prodigate per il corretto funzionamento degli Uffici di Segreteria delle Commissioni, saranno adeguatamente ricollocate nell’ambito del futuro Dipartimento delle finanze laddove non possano essere inserite nella Direzione della Giustizia Tributaria.
 

Il Presidente del CNPCT
Enzo Priore
 

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