[ Torna alla HOME ]


Coordinamento Nazionale del Personale
delle Commissioni Tributarie

A QUANDO UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE...?

A QUANDO UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE  E
RIQUALIFICAZIONE  DELLE SEGRETERIE DELLE
COMMISSIONI TRIBUTARIE?

Cari  colleghi, siamo alle soglie di una importante Finanziaria dove anche la giustizia Tributaria  dovrebbe essere coinvolta; e proprio di questo coinvolgimento discuteremo nel VII° Congresso del Coordinamento nazionale del Personale delle Commissioni Tributarie che si terrà a Genova il prossimo 18 novembre.

Innanzitutto pensiamo che sia maturo il tempo affinché questi passaggi di area e di livello coinvolgano tutti, così come nelle Agenzie,  per dare la possibilità ad ognuno di transitare al livello superiore corrispondente senza corsi-concorsi, cosicché solo dopo tale  progressione si potrà ridisegnare la mappa delle dotazioni organiche e professionali, in quanto, a nostro parere è già saltato un livello generazionale, infatti solo noi del DPF non stiamo usufruendo delle cosiddette “possibilità di carriera”, mentre tutti gli altri chi più chi meno si stanno muovendo dall’area in cui sono stati vincolati per tanti anni. Inoltre questa “progressione universale” darebbe la possibilità all’Amministrazione ed al dipendente interessato di non  intraprendere, come si sta verificando allo stato attuale, un contenzioso che rischia di penalizzare  chissà per quanto tempo ancora  la “carriera”  e soprattutto la possibilità di qualificare sul campo quei percorsi professionali che dal 1996 ad oggi  non sono lievitati…  Anzi!!!!!

Cari colleghi è ormai chiaro a tutti che l’organizzazione complessiva sulla quale si basa il lavoro delle Segreterie delle Commissioni Tributarie lascia coloro che ne sono coinvolti, più o meno, perplessi, per non dire sconcertati e delusi. I problemi sul tappeto ben li conosciamo, passa il tempo ma restano sempre gli stessi: ritardi abissali nei pagamenti dei compensi accessori, procedure di passaggi e di avanzamento dentro e tra le aree che languono nei meandri di ricorsi e controricorsi così come descritto prima, disorganizzazione (quando non vogliamo parlare di incompetenza)  nei vari livelli di rapporti comunicazionali tra centro e periferia e tra periferia e periferia;  nuovo ordinamento professionale (leggi ruolo) ormai diventato illustre “desaparecido”;  chiusura della giornata del sabato (piccola grande riforma che avrebbe, questa si!, consentito un sensibile risparmio di risorse e di denaro pubblico (di questi tempi! Anche se sulla questione a breve ci saranno novità),  di cui non si parla più; ricerca di una razionalizzazione e sinergia dei rapporti tra Direttori di Segreteria e Presidenti di Commissioni e tra Consiglio di Presidenza e D.P.F.  anche questa diventata ormai … materia del tutto sconosciuta; ed altro ancora…

Comunque, cari colleghi  non vogliamo tediarvi più di tanto ripetendo sempre la solita storia piena di ritardi e di incomprensioni, che sottendono alla fine di una sola cosa, ben chiara: la mancanza assoluta  di una sicura strategia, di una linea organizzativa che sappia indirizzare il lavoro delle Segreterie delle Commissioni verso quei risultati (e quei traguardi)  che la partecipazione e la dedizione di tanti lavoratori addetti ben meriterebbero!

Il prossimo 18 novembre a Genova avremo modo ancora una volta di confrontarci, riunendoci nel nostro tradizionale Congresso annuale, durante il quale faremo sentire come sempre la nostra viva voce, i nostri intendimenti, la nostra incrollabile sicurezza che, malgrado il silenzio e l’attendismo attuale, il nostro lavoro alla fine  sarà premiato e riconosciuto per quello che giornalmente raggiunge ed ottiene in tutti gli Uffici d’Italia.

Al momento vorremmo però lanciare un tema, un idea su quello che potrà essere argomento di dibattito e di approfondimento in quel di Genova, dove seguendo la nostra consolidata ed apprezzata tradizione avremo anche l’occasione di sentire il parere di tanti illustri studiosi, professori universitari e politici addetti alla materia.

L’idea che intendiamo privilegiare è quella che vede la possibile creazione di una nuova struttura organizzativa delle Commissioni tributarie che possa  inserirsi nel processo di rinnovamento più generale che il Governo sta portando avanti nell’ambito dei diversi Ministeri, compreso quello economico – finanziario.

Abbiamo notato con piacere che anche alcune OO.SS.  recentemente sembrano avere intrapreso questa strada del rinnovamento della struttura delle Commissioni, in pratica recependo quello che il nostro Coordinamento ha sempre caldeggiato, prescindendo e superando la circostanza, per taluni aspetti fuorviante, relativa alla collocazione effettiva delle Segreterie, ossia se debbano essere incardinate presso il D.P.F., presso il Ministero della Giustizia, ovvero presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Forse la collocazione in uno o l’altro di questi Enti non è il problema principale, lo è invece il minore o maggiore grado di autonomia che la struttura dedicata al funzionamento delle Commissioni riesce ad avere nel contesto organizzativo e burocratico più vasto  nel quale va necessariamente ad inserirsi.

Perché non pensare allora ad un modello strutturale che sappia finalmente individuare le  competenze effettivamente demandate a quelli che potremmo chiamare uffici giudiziari tributari, convogliandole in  un “centro” operativo autonomo articolato in uffici regionali (Commissioni regionali) e provinciali (Commissioni provinciali)?

Si ripete, l’importante non pare tanto ricercare in quale ambito amministrativo poter inserire l’ufficio giudiziario tributario di “nuovo conio”, quanto creare un centro effettivamente in grado di gestire ex se le risorse umane, finanziarie e strumentali necessarie al buon funzionamento delle segreterie, nonché in grado di curare ed assicurare  gli aspetti tecnici, informatici conseguenti ed infine messo in grado di programmare, supportare e vigilare le attività dirette ed indirette destinate  sempre al corretto e corrente lavoro delle Segreterie stesse.

Resta  evidente che in dette strutture, centrale e periferica, dovranno convivere le due “anime”, quella giurisdizionale e quella amministrativa, la prima ovviamente rappresentata al centro del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria e la seconda dal nuovo organismo autonomo che raccolga le varie competenze ed attribuzioni ora diversificate e parcellizzate  tra le varie Aree e Reparti degli Uffici centrali del D.P.F.

L’aspetto sostanziale di questa “convivenza” può essere forse l’aspetto più delicato dell’intera struttura, ma alla fine potrebbe dimostrarsi anche il più…..semplice, solo che lo si affronti con chiarezza di idee tenendo presente i risultati che s’intendono raggiungere.
D’altra parte interagire e lavorare in sinergia è senz’altro possibile, anzi auspicabile, allorché da un lato gli obiettivi restano comuni (il buon funzionamento della Giustizia tributaria) e dall’altro le diverse attribuzioni tra funzione giurisdizionale ed amministrativa sono sicuramente accertabili:

L’idea è lanciata, non resta che approfondirla e dettagliarla confidando sul contributo di tutti!

Addirittura per giustificare una tale operazione, solo all’apparenza complessa, basterebbe una sola considerazione, cioè che così organizzando gli uffici giudiziari tributari verrebbe raggiunta finalmente nei fatti la terzietà del processo tributario, con l’ulteriore creazione di un ordinamento professionale per il personale addetto alle Segreterie delle Commissioni.

Infine concludiamo con le nostre convenzioni che hanno suscitato notevole interesse ed entusiasmo, entro fine settimana sul nostro sito (www.cnpct.it) nella sezione denominata  “convenzioni” vi saranno tutte le informazioni necessarie per usufruire dei vari vantaggi grazie ai contratti stipulati tra la nostra Associazione ed i vari partner che hanno concesso tali convenienti possibilità.

Il Presidente
Del Coordinamento Nazionale
Del  Personale delle Commissioni Tributarie
ENZO PRIORE

 

[ Torna alla HOME ]